FIPER al Governo: Recepimento RED 2 tenga conto della revisione in atto a Bruxelles. Altrimenti il forte rischio è l’emanazione di un decreto legislativo già “obsoleto”!

Milano Fiper ha inviato il documento di osservazioni alla bozza del d.lgs. in recepimento della Direttiva RED 2 alle Commissioni Attività produttive e Ambiente, rispettivamente di Camera e Senato.

Questo provvedimento si contestualizza in uno scenario in continua evoluzione a seguito dell’ambizioso programma Green Deal promosso dalla Commissione europea e votato dagli Stati Membri.

Il recepimento della RED 2, già in corso di revisione a Bruxelles, deve quindi necessariamente tener conto dei nuovi indirizzi nella proposta di revisione della Direttiva (cosiddetta RED 3) presentata il 14 luglio 2021 e orientarsi verso gli obiettivi di neutralità climatica previsti al 2050. Altrimenti il forte rischio è l’emanazione di un decreto legislativo già “obsoleto”!

Obiettivi sfidanti, che necessitano di una visione politica di medio lungo-periodo.

Una visione che quindi presuppone di un approccio omnicomprensivo e intersettoriale, che permetta di valorizzare in primis le risorse rinnovabili presenti sul territorio a partire dal riconoscimento del ruolo centrale del settore primario, il potenziamento e revamping del parco impianti FER già esistenti e l’evoluzione verso modelli di produzione e consumo afferenti all’economia circolare.

A partire dalle indicazioni del documento della Commissione, che definisce lo scenario dell’economia europea al 2030 presentato al Parlamento europeo lo scorso 17 settembre 2020, emerge chiaramente un incremento significato delle bioenergie; al 2050 è programmato un raddoppio della potenza installata.

La transizione ecologica indicata da Bruxelles prevede un aumento della domanda di biomassa, sia per usi produttivi che per l’energia e trasporti, preservando la funzione del suolo di “carbon sink” e la tutela della biodiversità. L’inclusione delle attività correlate alla gestione sostenibile forestale nella valutazione della riduzione delle emissioni di gas serra, è stata definita una priorità per valutare i progressi per conseguire l’obiettivo “zero emissioni”.

Se la narrativa della politica nazionale racconta di una riduzione dell’utilizzo delle bioenergie nel prossimo futuro, gli scenari identificati dalla Commissione europea vanno in un’altra direzione.

La Federazione invita quindi il Governo a valutare l’effettivo costo-opportunità di investire nelle bioenergie, quale volano di sviluppo locale delle aree interne.

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