Relazione del Presidente Righini all’assemblea nazionale FIPER

Cari Associati,

È un piacere poterci nuovamente incontrare, dopo due anni di video conferenze, di nuovo di persona, qui a Bolzano, oggi nella sede di SEV e domani nella cornice del NOITech Park, esempio di recupero virtuoso di un’area industriale, oggi sede di corsi universitari, start up e imprese che hanno nel core business la ricerca sulla sostenibilità ambientale.

Mi sento dunque di ringraziare SEV, il suo Presidente Hanspeter Fuchs e tutto il suo staff, per l’indicazione di queste location e per il prezioso supporto nell’organizzazione dell’assemblea di oggi e del Convegno di domani.

Quella di oggi è la terza Assemblea FIPER che si tiene in Alto Adige dopo quella dell’ottobre del 2005 a Dobbiaco e quella del marzo 2009 a La Villa. 

Quest’anno abbiamo vissuto mesi davvero difficili.

Dopo la pandemia, l’anno 2022 avrebbe dovuto essere l’anno della rinascita del nostro Paese e invece è drammaticamente iniziato con la guerra russa in Ucraina e tutte le terribili conseguenze di morti, feriti e distruzione di interi paesi e città.

Le conseguenze per noi e nel nostro settore sono state le impennate dei costi delle bollette energetiche di imprese e famiglie dovuto in particolare all’incremento di prezzo delle fonti fossili (in primis il gas metano importato dalla Russia per circa il 50% del fabbisogno nazionale) e il complicato lavoro diplomatico sul piano nazionale ed europeo per contrastare queste conseguenze potenzialmente nefaste per la nostra economia.

Il tema della sicurezza energetica è quindi balzato alle vette delle priorità del Governo – fatto testimoniato anche dalla nascita di un apposito ministero – e sono entrati nel dibattito pubblico, diventando di uso comune, locuzioni quali “mix energetico”, “approvvigionamento energetico”, “transizione energetica”.

In aggiunta quindi al ruolo già riconosciuto dal PNRR alla svolta ecologica nel modello di sviluppo del Paese, si è aperto uno spazio di visibilità importante per tutte le fonti energetiche rinnovabili, oltre che uno spazio concreto di finanziamento per i progetti che le riguardano.

Lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato questi concetti nel suo tradizionale discorso del 31 dicembre: “[…] L’energia è ciò che permette alle nostre società di vivere e progredire. Il complesso lavoro che occorre per passare dalle fonti tradizionali, inquinanti e dannose per salute e ambiente, alle energie rinnovabili, rappresenta la nuova frontiera dei nostri sistemi economici. […]”.

A più di un anno dallo scoppio del conflitto, tutti questi temi sono ancora sul tavolo e, ancor oggi, la guerra non sembra essere vicina a una tregua o ad una soluzione diplomatica.

Le conseguenze economiche su popolazione e imprese del caro energia sono state importanti; i clienti allacciati alle reti di teleriscaldamento a biomassa sono forse gli unici a non aver subito il rincaro della bolletta per il riscaldamento in questa stagione invernale, o ad aver subito incrementi minimi, del 5-10%, a differenza di chi si riscalda con il gas con aumenti tariffari anche oltre il 100% con l’inevitabile conseguenza di numerose lamentele da parte di utenti allacciati a reti di teleriscaldamento alimentate a gas fatte pervenire ad Arera, la quale, su incarico del Governo, ha avviato una indagine conoscitiva  sull’evoluzione dei prezzi e dei costi del servizio del teleriscaldamento, indagine chiusasi con la deliberazione del 2/11/2022 di cui abbiamo provveduto ad informare tutti gli Associati. 

Allo scoppio del conflitto FIPER aveva lanciato tra i suoi associati una campagna di raccolta fondi a favore dei bambini ucraini che ha permesso di raccogliere in tutto 13.375,00 euro, che ora siamo pronti a donare.

 All’assemblea chiedo di aiutarci a scegliere un soggetto a cui erogare il nostro contributo, tra due che abbiamo individuato, molto diversi per dimensioni e forma giuridica: UNCHR, l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, senza dubbio garanzia di serietà e trasparenza, oppure l’Associazione Sole Terre, in cui un medico italiano, Roberto Brambilla di Vimercate, sta facendo, dall’inizio del conflitto,  la spola tra Italia e Ucraina per operare i feriti di guerra (tra i quali,

purtroppo, troppi bambini) e insegnare a medici e infermieri ucraini le più avanzate tecniche chirurgiche per la cura delle ferite.

In seguito alle indicazioni che l’assemblea vorrà adottare, procederemo all’erogazione del contributo, tenendovi aggiornati in merito.

Ritornando all’analisi del mercato energetico, il 2022 è stato un anno particolare sul fronte delle fonti rinnovabili.

La crisi energetica, iniziata prima del conflitto ucraino ma da questo acuita, ha spinto molti operatori ed enti pubblici a rivolgersi a FIPER per ottenere pareri in merito alla realizzazione di nuovi impianti e/o alla trasformazione di quelli esistenti da sistemi alimentati a gas verso sistemi a fonti rinnovabili e in particolare a biomasse legnose.

Nel 2022 è stato costantemente intrapreso un intenso lavoro di lobby nazionale ed europea, di monitoraggio legislativo e proposta di modifica e miglioramento dei testi normativi sul piano regionale, nazionale e sovranazionale.

Quest’attività è stata condotta grazie alla collaborazione instauratasi con altre associazioni italiane del settore delle energie rinnovabili e alla partecipazione di FIPER all’interno dell’associazione europea Bioenergy Europe, nel cui direttivo è stata riconfermata lo scorso giugno la nostra dott.ssa Vanessa Gallo.

FIPER ha sempre partecipato attivamente al gruppo di lavoro sull’advocacy e sulla sostenibilità promossi da Bioenergy EU.

Questo intenso lavoro ha avuto un importante riconoscimento un mese fa, quando il trilogo (Parlamento, Consiglio e Commissione) dell’Unione Europea ha recepito, all’interno del processo di revisione della direttiva RED III, buona parte delle osservazioni prodotte dal lavoro congiunto all’interno di queste reti nazionali ed europee, volte a preservare la sostenibilità della filiera bosco-legno-energia e dell’uso a cascata delle biomasse legnose, messe in serio pericolo dalle prime formulazioni della direttiva come proposte in particolare dai Paesi del Nord Europa.

Sul piano della relazione con le istituzioni nazionali, FIPER ha partecipato attivamente a diversi tavoli e incontri istituzionali dedicati, non facendo mai mancare la propria voce a supporto del settore ed anche con numerosi Comunicati Stampa grazie anche alla nuova collaborazione avviata con la Dott.sa Margherita Brambilla, responsabile anche della comunicazione.

Possiamo solo accennare alle tante azioni portate avanti in quest’ambito: abbiamo preso parte a:

  • Gruppo di lavoro sulla filiera del legno del Ministero dell’Agricoltura;
  • Gruppo di Lavoro sulla sostenibilità delle biomasse e sulle garanzie di origine in recepimento della Direttiva RED 2 del Ministero dell’Ambiente;
  • Gruppo di Lavoro sulla misura del PNRR dedicata alla promozione di sistemi di teleriscaldamento efficiente del Ministero dell’Ambiente.
  • Gruppo di Lavoro Regolazione del teleriscaldamento promosso dall’Autorità per l’Energia, Reti e Ambiente.

Quest’ultimo aspetto merita un’attenzione particolare in riferimento all’indagine conoscitiva avviata da ARERA sulla definizione dei prezzi delle tariffe del teleriscaldamento. La posizione di FIPER in linea con la stragrande maggioranza dei Paesi europei riconosce il servizio di teleriscaldamento quale servizio che opera sul libero mercato e quindi in concorrenza con gli altri vettori energetici presenti sui territori montani e le aree interne (gasolio, pellet, legna, gpl). Un cliente allacciato ad una rete di teleriscaldamento a biomassa ha sempre la possibilità di optare per altra tipologia di riscaldamento qualora la ritenga più efficiente ed economica. Pertanto, la definizione della tariffa da parte di ARERA si rivela nella quotidianità del gestore un ulteriore aggravio amministrativo da adempiere.

 I vari gruppi di lavoro stati momenti di confronto importanti in cui FIPER ha avanzato e condiviso le istanze delle imprese associate per favorire fattivamente la filiera bosco-legno-energia.

Si è consolidata l’interazione con il GSE soprattutto per la messa in atto operativa dell’extrapower

A livello regionale, FIPER ha preso parte ad un convegno e ad un incontro formale con il Presidente Fedriga di Regione Friuli-Venezia Giulia per far fronte all’emergenza energetica e al caro bollette e a Gecko Fest 2022 in Umbria sulla Transizione Ecologica organizzato dal Prof. Franco Cotana dell’Università di Perugia, domani relatore al nostro Convegno. Ha inoltre partecipato attivamente al gruppo di lavoro di Regione Lombardia nell’ambito del PREAC.

Nel corso del 2022 è risultato prioritario e fondamentale unire le forze tra le diverse associazioni rappresentanti le biomasse legnose sul territorio nazionale per essere più incisivi nel negoziato europeo sulla Red 3.

Prodotto di questo lavoro sono stati:

  • a novembre l’appello congiunto di Fiper, Aiel, EBS, Elettricità Futura al Ministro Pichetto Fratin affinché si facesse portavoce in Consiglio europeo per l’abrogazione della definizione di biomassa legnosa primaria;
  • la lettera al ministro Lollobrigida per l’importanza della filiera bosco-energia nella messa in atto della Strategia Forestale Nazionale;
  • in apertura d’anno 2023 l’invito a intervenire rivolto al Commissario Gentiloni sempre sulla RED3, nella convinzione che fosse necessario creare una profonda consapevolezza sull’importanza della filiera biomassa-energia per l’economia dei territori montani e delle aree interne.

Un intenso lavoro coordinato e concertato tra le diverse associazioni per sensibilizzare il maggior numero di parlamentari, sottosegretari per salvaguardare e promuovere una fattiva gestione forestale sostenibile.

FIPER è anche prontamente intervenuta, segnalando all’Autorità per la Concorrenza una disparità di trattamento tra aziende del gas e delle biomasse (vedasi Valtellina, Trentino e Valle d’Aosta) ottenendo un totale riconoscimento delle proprie posizioni e contribuendo all’abbandono del progetto di metanizzazione dell’ Alta Valtellina da parte di F2I, fattore che ha di fatto ha aperto le porte al progetto di teleriscaldamento a biomasse legnose dei comuni di Tovo S. Agata, Mazzo di Valtellina e Lovero.

Così, a metà anno 2022, i tre comuni di Tovo, Mazzo e Lovero hanno rotto gli indugi proprio in seguito alla crisi del gas e al conseguente fallimento del progetto di metanizzazione della valle, scegliendo dunque di aderire al progetto europeo BeCOOP e di avviare uno studio di prefattibilità per la realizzazione di un nuovo impianto a biomasse legnose per i loro cittadini e favorendo lo sviluppo delle imprese boschive del territorio ed utilizzando anche gli scarti agricoli dei meleti e vigneti presenti nel territorio.

Grazie alle attività previste e finanziate dal progetto BeCOOP, FIPER ha potuto supportare questi tre comuni  accompagnandoli, grazie anche alla collaborazione con il Politecnico di Milano, in un percorso complicato di analisi dei bisogni e delle potenzialità del territorio, verso una scelta coraggiosa, ma senza dubbio lungimirante, che ora potrebbe entrare nella fase decisiva.

FIPER si è dimostrata un partner di ottimo livello in questo progetto, giocando un ruolo da protagonista in ogni sua fase, dimostrando serietà e professionalità, riconosciutale dai diversi partners, dal coordinatore di progetto e dal valutatore della Commissione Europea nelle riunioni di valutazione e monitoraggio del progetto BeCOOP, due delle quali sono state organizzate proprio da FIPER, a settembre 2022 in Valtellina e a marzo 2023 in Alto Adige (quest’ultima insieme a SEV).

Mi preme infine comunicarvi un altro risultato interessante.

Nel corso del 2022, in chiusura d’anno, FIPER ha avviato una collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (ESP) dell’Università di Milano, relazione che va ad aggiungersi alle collaborazioni già in essere con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università di Torino e al Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Milano sul progetto di Regione Lombardia Usefol, focalizzato sullo sviluppo di sistemi innovativi per la valutazione della fornitura di servizi ecosistemici nelle foreste lombarde, e a quella con il Politecnico di Milano per il progetto BeCOOP.

La scelta di FIPER di intensificare il lavoro con le Università si è concretizzata in una serie di lezioni specifiche sulle bioenergie e le biomasse e sul teleriscaldamento tenute dalla Dott.ssa Vanessa Gallo e dalla Prof.ssa Paola Caputo agli studenti di diversi corsi di studio e ha una doppia ragione d’essere: ci permette da un lato di presidiare da vicino le punte più avanzate della ricerca accademico-scientifica nel nostro comparto, dall’altro di entrare in contatto diretto con giovani studenti, che si sono dimostrati molto sensibili e attenti alle tematiche riguardanti le energie rinnovabili e che nel giro di pochi anni diventeranno imprenditori, operatori o professionisti nel nostro settore e di aprire a loro un mondo di conoscenze, quelle della filiera bosco-legno-energia, spesso poco trattato anche dai corsi universitari.

Nel prossimo anno intendiamo proseguire a lavorare sui progetti e con l’intensità di cui vi ho parlato fino ad ora.

Con l’uscita di CMA da Fiper, comunicataci a settembre 2022, FIPER non rappresenterà più impianti di produzione di biogas e potrà dedicarsi in modo più specifico e dettagliato al comparto delle biomasse legnose.

Proprio per questo abbiamo pensato e avviato una campagna di acquisizione nuovi soci, contattando sia operatori di filiera sia gestori di impianti di teleriscaldamento che ancora non sono nostri associati, invitandoli ad entrare in FIPER. Questa campagna, di cui abbiamo messo il materiale in cartellina, ha già prodotto alcune nuove richieste di adesioni; ci auguriamo che nei prossimi mesi altre possano seguire, andando ad aumentare la rappresentatività di FIPER .

Non solo: nel corso dell’Assemblea avremo modo di presentare proposte di intervento della Federazione per il prossimo triennio in linea con l’orientamento europeo segnato dagli obiettivi 2050.

Investire sulla rete e partnership a livello nazionale ed europeo è la strada maestra per incidere maggiormente e farsi portavoce della filiera bosco-legno-energia, quale strumento di sviluppo locale e soprattutto di presidio e gestione del territorio.

Infine, come già discusso in precedenti incontri, per rendere più rispondente alle esigenze attuali ed alle necessità operative future, Vi proponiamo, nel corso della odierna assemblea la trasformazione di FIPER da Associazione non Riconosciuta a Fondazione di Partecipazione – Ente del Terzo Settore (ETS) con conseguente adozione di nuovo testo di Statuto e con conseguente richiesta di iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). 

Come negli anni passati, in conclusione, desidero esprimere i più sentiti ringraziamenti a tutti i membri del Consiglio, ai Collaboratori ed agli Associati per la collaborazione prestata.

Ricordo, infine che nella prossima assemblea annuale 2024 si dovrà provvedere al rinnovo delle cariche sociali di FIPER Ets ed invito quindi, chi interessato, a presentare le proprie candidature.

L’assemblea dei soci di FIPER ha deliberato di associarsi a Euroheat and power

Lo scorso 20 aprile, l’assemblea dei soci FIPER ha deliberato all’unanimità di aderire in qualità di Partner company a Euroheat and power, l’associazione internazionale per il teleriscaldamento e teleraffrescamento sostenibile.

E proprio Euroheat and power terrà nei giorni 22-24 maggio, a Torino, il proprio convegno annuale. Per scoprire di più del convegno clicca qui, per conoscere meglio Euroheat: https://www.euroheat.org/