L’Italia elegge due donne nel board di Bioenergy Europe: Vanessa Gallo di Fiper e Annalisa Paniz di Aiel

Si è svolta a Bruxelles l’Assemblea generale di Bioenergy Europe per il rinnovo delle cariche. Vanessa Gallo di Fiper e Annalisa Paniz di Aiel erano già state in passato componenti del board (la prima nell’ultimo mandato, la seconda tre mandati fa), ed entrambe avevano dato nuovamente la propria disponibilità a proseguire il percorso all’interno del direttivo dell’associazione europea: Paniz in rappresentanza dei Full members e Gallo degli Associated members.
 
Al termine della votazione entrambe sono state elette con un gran numero di voti, a conferma del lavoro da loro svolto nei passati mandati, che le ha viste garantire la propria presenza agli incontri, dando contributi sempre critici e costruttivi e collaborando a creare la rete europea di istituzioni, operatori e decision makers che si occupano delle bioenergie e nello specifico delle biomasse.
 
L’Italia dunque riesce a eleggere nel board (oltre ad Alessandro Guercio di Turboden) due donne, proprio pochi giorni dopo la firma del Manifesto Rete Donne Foreste, con il quale si pone l’accento sull’importanza di dare maggiore spazio alle donne anche all’interno della filiera forestale, dal bosco alla produzione di energia dal legno, settori ancora fortemente legati alla presenza maschile.
 
«Due donne della Rete Donne Foreste nel Board di Bioenergy Europe è una bella notizia” dichiara Annalisa Paniz “Saremo insieme in prima linea sui fronti caldi energetici e ambientali che caratterizzano il presente e il futuro dell’Unione Europea quali la transizione energetica e la decarbonizzazione dei sistemi socio-economici dei singoli stati membri in un’ottica di gestione forestale sostenibile, di sostegno alle politiche a vantaggio e supporto dei territori montani e marginali e di promozione dell’uso della biomassa legnosa come fonte rinnovabile imprescindibile”.
 
Ringrazio i tanti che ci hanno scelto e in particolare i Paesi scandinavi e del nord Europa che hanno scelto di darci fiducia, proprio loro che sono da sempre all’avanguardia nell’economia del legno. Questo fatto testimonia del know how e dell’importanza dell’Italia nella transizione energetica” aggiunge Vanessa Gallo di Fiper, che conclude: “Sono davvero felice che l’Italia elegga due donne, una presenza importante per riequilibrare il board, storicamente a maggioranza maschile e che a parteciparvi siamo due componenti della Rete Donne Foreste, una rete appena nata che ha bisogno del sostegno di tutte le operatrici del settore”.

Fiper in Friuli per illustrare l’Emendamento al DL ambiente

Udine – FIPER ha preso parte al convegno internazionale di Arboricoltura Urbana promosso dalla regione Friuli Venezia Giulia a Pordenone e ha presentato un’importante iniziativa parlamentare per chiarire l’uso dei residui della manutenzione del verde come sottoprodotti, in particolare un emendamento al DL Ambiente.

L’emendamento è stato presentato e sostenuto trasversalmente dai senatori Sigismondi (FdI), Paroli (FI), Spagnolli (Aut), Irto (PD), Bergesio (Lega), Naturale (M5S) e Fregolent (IV) e mira a risolvere le incertezze normative sulla valorizzazione energetica dei residui del verde urbano, promuovendo l’economia circolare e la sostenibilità.

Concetti chiave dell’emendamento sono i seguenti: i residui del verde, nel rispetto dell’art. 184-bis del Testo Unico Ambientale, possono essere valorizzati come sottoprodotti e questo andrebbe a sostenere un processo di economia circolare verso la riduzione di rifiuti e la promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali. In termini di impatto economico, la valorizzazione potrebbe generare una significativa riduzione dei costi di smaltimento per i cittadini (Tari) e per i comuni riservando le risorse alla manutenzione e allo sviluppo delle Foreste Urbane.

All’interno del contesto normativo, è dunque fondamentale superare le incertezze derivate dalle interpretazioni divergenti delle normative italiane ed europee, che creano impatti negativi sulle filiere del legno-energia, anche perché i rischi sarebbero importanti: l’interpretazione restrittiva attuale, potrebbe aumentare i costi di smaltimento fino a 180 milioni di euro e bloccare lo sviluppo sostenibile delle foreste urbane, patrimonio prezioso ed insostituibile per i benefici ecosistemici in ambito urbano

In Conclusione la Proposta di FIPER riconoscere i residui del verde come sottoprodotti per favorire un modello di sviluppo sostenibile, con benefici ambientali, economici e sociali.

Fiper confermata nel board di Bioenergy Europe

Si è conclusa a Bruxelles l’assemblea generale di Bioenergy Europe all’interno della quale si è svolta la votazione per il rinnovo dei membri del board dell’associazione

Fiper poneva la candidatura di Vanessa Gallo come associated Member, all’interno di una votazione che prevedeva per la prima volta l’alternanza di genere, come previsto dallo statuto modificato a settembre

Vanessa Gallo è stata la più votata tra il gruppo degli associated members, con 40 voti. Tra gli italiani, insieme a lei è stato eletto anche Alessandro Guercio di Turboden nello stesso gruppo di candidati e Annalisa Paniz, nel gruppo dei filo members.

“ Siamo veramente soddisfatti del risultato ottenuto, che premia la costanza con la quale Fiper, nella persona della segretaria generale Vanessa Gallo, ha costantemente partecipato ai lavori del board di questi ultimi anni, apportando sempre un contributo critico e costruttivo” dichiara il Presidente Fiper Michele Colli Ora siamo pronti a dare il nostro contributo anche per i prossimi due anni abbiamo davanti sfide importanti per le biomasse e le Bioenergie in generale, che possono davvero giocare un ruolo di protagoniste nella transizione energetica europea”.

“Sono onorata e felice del risultato ottenuto” dichiara Vanessa Gallo “in questo  mandato l’Italia sarà dunque rappresentata da ben tre delegati: credo e spero che insieme potremo fare squadra e lavorare di concerto per portare il punto di vista dell’Italia e dei paesi mediterranei all’interno del board di Bioenergy Europe con ancora maggior capacità di incidere. Siamo pronti a partire!”

Manifesto Rete Donne Foresta

A Ecomondo è stato presentato il Manifesto Rete Donne Foreste, un manifesto in cui si afferma l’importanza di dare spazio alle donne anche in un settore storicamente maschile come quello forestale, per far sì che aumenti il loro numero e si possa contare, anche in questo settore, sul loro punto di vista.

Per questo motivo Fiper invita tutti quanti a sottoscrivere il manifesto. Basta seguire il link e firmare!

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScZ1wsW8MnN2da6CFR73icZUG0vvG_EF18n0VvtWvl-6RFDRQ/viewform

Sosvav, ASM Bressanone e Bioenergia Anaunia: missione di Fiper in Trentino

Foto di gruppo con Francesco Berretta ASM Bressanone

Due giorni di incontri e visite nella Provincia autonoma di Trento e di Bolzano per incontrare soci e operatori di teleriscaldamento. Michele Colli e Vanessa Gallo hanno macinato centinaia di chilometri tra valli e monti per conoscere a fondo diverse realtà.

Sulla via per Bressanone hanno visitato la centrale di SOSVAV, a Temù, in Alta Val Camonica, dove hanno incontrato l’ing. Antonella Rizzi responsabile dell’ufficio tecnico e Manuel Tomasi responsabile di centrale, i quali hanno fatto da guide nella visita all’unico impianto in Europa con scambio diretto dei fumi senza olio diatermico sul modulo ORC.

E’ arrivato poi il momento di recarsi a Bressanone per incontrare il Direttore Generale di ASM Bressanone, Francesco Berretta con il quale ci si è confrontati sulle potenziali collaborazioni, nonché sui progetti futuri e sperimentali che riguardano la decarbonizzazione, la geotermia, l’incremento di utilizzo delle biomasse e il teleraffrescamento.

Ultima tappa del viaggio è stato il paese di Borgo D’Anaunia, dove Fiper ha fatto visita al proprio associato Bioenergy Anunia. La responsabile amministrativa Manuela Caset, insieme ad Anita Pilati, li ha condotti in un tour della sezione aziendale della Sartori Legno (dove si producono pallet e pellet e si sta avviando una produzione sperimentale di perline di legno), strettamente connessa, in un circolo virtuoso di utilizzo degli scarti di lavorazione, alla centale di teleriscaldamento a biomassa legnosa che serve ben 378 utenze.

Decarbonizzazione del TLR: Fiper a Milano con Polimi

Una giornata di lavoro con enti di ricerca e di regolazione, istituzioni e università per parlare di teleriscaldamento efficiente e sostenibile e di come superare gli ostacoli che gli si pongono davanti in Italia, per raggiungere gli obiettivi europei al 2050. Fiper ha preso parte al seminario “Decarbonizzazione del teleriscaldamento italiano: focus sulle sfide non tecniche” promosso e organizzato dal Politecnico di Milano all’interno del progetto LIFE “Support District Heating”.

In particolare il Presidente Michele Colli è intervenuto alla tavola rotonda della sessione pomeridiana coordinata dal Dott. Mazzocchi di RSE dal titolo “Tariffe, contratti, processi di autorizzazione” portando sul tavolo la vasta esperienza di Fiper in materia.

Fiper e Bioenergy Europe in visita alla centrale di Asiago: modello di sviluppo energetico sostenibile per il Veneto

Foto di gruppo della visita alla centrale di Asiago. Da sinistra a destra: il direttore di centrale di Vi.Energia, Stefano Allegrini; Gianluca Pugliero, divisione gestione impianti di Elettrostudio per Vi.Energia; Manolis Karampinis di Bioenergy Europe; Vanessa Gallo segretaria generale di Fiper; Alessandro Guercio Business Development & Sales biomass application di Turboden; Mirko Bertotti, energy manager della centrale di Asiago di Elettrostudio per Vi.Energia
La Federazione Italiana dei Produttori di energia da fonti Rinnovabili FIPER e l’Associazione europea delle bioenergie Bioenergy Europe hanno scelto Asiago come caso studio e venerdì 18 ottobre si sono date appuntamento proprio nella cittadina del famoso altopiano veneto per visitare la centrale di teleriscaldamento che dal 2010 porta calore alla popolazione, grazie all’accurata gestione di Vi.Energia.
 
La centrale, che sorge nella località Turcio, a circa 6 Km dal centro di Asiago, produce sia energia elettrica sia calore, con cui si riscaldano oltre 200 utenze del territorio, tra le quali la scuola, il municipio, l’ospedale, diversi hotel e moltissime abitazioni private, ma è progettata per poter arrivare a servire fino a 500 utenze. Alimentata a biomasse solide legnose vergini, permette di abbattere drasticamente le emissioni grazie ad un complesso sistema di rimozione delle ceneri, una linea fumi, un sistema di abbattimento e di monitoraggio in continuo delle emissioni inquinanti ed è un importante fattore verso la transizione energetica del territorio di Asiago, all’interno della strategia locale Asiago Go Green.
 
In un territorio ricco di paesi montani e ricchissimo di boschi e foreste come quello veneto, le centrali a biomassa legnosa possono rappresentare un’importante alternativa alle fonti fossili per la produzione di calore, contribuendo inoltre alla gestione forestale sostenibile, al rilancio del territorio con l’attivazione della filiera bosco-legno-energia e alla lotta allo spopolamento delle aree interne.
 
Questo è il motivo dell’interesse mostrato da Bioenergy Europe per la best practice di Asiago. Manolis Karampinis, Business developer e membership director di Bioenergy Europe, ha infatti dichiarato “Vogliamo sostenere e promuovere sistemi come Asiago per il prossimo futuro, perché ci rendiamo conto che soddisfano effettivi bisogni delle popolazioni e si integrano perfettamente con il territorio. Per questo illustreremo anche questa best practice nei prossimi incontri e colloqui con i policy makers europei come modelli per la competitività e la sostenibilità”.
 
Lo stesso primo cittadino di Asiago, il Sindaco Roberto Rigoni Stern, che ha avuto un breve colloquio con la segretaria generale di Fiper Vanessa Gallo, ha sottolineato “l’importanza cruciale del teleriscaldamento nel miglioramento della qualità dell’aria della cittadina, nella quale tradizionalmente ci si riscaldava bruciando la legna raccolta in bosco in camini e stufe totalmente privi di filtri e a bassa efficienza. Da anni anche le prestazioni energetiche del teleriscaldamento fanno parte del piano comunale Asiago Go Green, che prevede anche un importante incremento della raccolta differenziata, la creazione delle comunità energetiche e un turismo sempre più attento all’ambiente”.
 
Mirko Bertotti, energy manager di rete e centrale, ha posto l’accento sul forte legame che la centrale ha ormai con il suo territorio, sia per la catena di approvvigionamento del cippato, che dà lavoro a diverse aziende forestali locali per una fornitura a km zero, sia per lo stretto rapporto con le utenze nella gestione quotidiana di richieste, soluzione di problemi, assistenza: “La sfida principale che abbiamo nel prossimo futuro è quella di far fronte alle molte richieste di allacciamento che continuano ad arrivare, cercando di armonizzare la difficoltà di un territorio montano con utenze disperse sul territorio con la necessità di garantire la sostenibilità ambientale ma anche economica di ogni nuovo braccio di rete”.
 
Grande soddisfazione ha espresso anche la segretaria generale di Fiper, Vanessa Gallo, per la scelta di Bioenergy Europe di indicare la centrale di Asiago come modello per le politiche energetiche delle aree montane per tutta Europa: “Quella di Asiago è l’unica centrale cogenerativa a biomassa legnosa vergine in Veneto e durante il covid, pur essendo comune metanizzato, ha mantenuto invariate le tariffe. Ciò ha portato ad un incremento esponenziale delle richieste di allaccio, che verranno soddisfatte in gran parte dalla misura del PNRR dedicata allo sviluppo di reti di teleriscaldamento a fonti rinnovabili. Speriamo che questa visita possa essere da stimolo per la nascita di nuovi impianti come quello di Asiago nel Veneto, una regione con grandi potenzialità in materia di energia da biomassa, ma purtroppo ancora quasi del tutto inespresse”.

Voci nazionali “Le vostre storie in Europa”: Giornata europea della bioenergia 2024 

Ogni anno, i membri di Bioenergy Europe condividono storie di successo nazionali che mostrano il loro impegno per l’energia sostenibile e ispirano altri nel settore. Quest’anno sono già state evidenziate sei storie che dimostrano la competitività e la sostenibilità della bioenergia. Questi esempi rivelano come la bioenergia stia guidando i progressi nella riduzione della dipendenza energetica e faccia progredire i Paesi verso le loro ambizioni di zero netto.
 
Scoprite queste storie stimolanti e vedete come la bioenergia sta dando forma a un futuro energetico più pulito e resiliente in tutta Europa!
 
Il giorno dell’Italia sarà il 24 novembre.

FIPER, AIEL e EBS scrivono ai Ministeri per aprire con urgenza un tavolo tecnico operativo sulla certificazione di sostenibilità. Ne va del futuro delle aziende forestali e degli operatori di filiera!

Milano – Una lettera congiunta al Ministero dell’Ambiente e sicurezza energetica e al Ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste per chiedere l’apertura di un tavolo urgente di confronto tecnico sul tema della certificazione di sostenibilità delle filiere della biomassa solida per valorizzazione energetica. È ciò che hanno richiesto Fiper, Aiel ed Ebs affinché gli operatori della filiera bosco-legno-energia possano procedere alla certificazione nei tempi previsti dalla normativa ma soprattutto in un contesto di riferimento chiaro e definito.

Le tre sigle dell’energia da biomassa sottolineano l’urgenza del confronto con i tecnici dei Ministeri, se si vogliono rispettare le tempistiche previste dal recepimento della RED 2, dando al contempo risposte chiare perché le certificazioni possano essere implementate e sinergetiche allo sviluppo della filiera. A tal fine risulta prioritario stendere una road map funzionale alla messa in atto di un sistema che permetta di garantire i criteri di sostenibilità provisti dalla normativa, cercando di armonizzare gli schemi di certificazione e tracciabilità già esistenti, e immaginare un efficace sistema di monitoraggio una volta avviato il percorso.

FIPER, AIEL e EBS mettono a disposizione dei Ministeri interpellati la loro decennale esperienza nel settore e nel rapporto con i loro omologhi europei affinché ne possa emergere un testo completo, chiaro e soprattutto rispondente alle esigenze del nostro Paese e di tutta la filiera, esigenze che vengono ben esplicitate in apertura di lettera, con il riferimento alla gestione forestale sostenibile, alla valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale, al presidio del territorio e alla prevenzione del rischio idro geologico, temi da sempre al centro dell’azione delle tre associazioni nazionali di filiera firmatarie della lettera.

Si allega lettera originale firmata dai Presidenti FIPER Michele Colli, AIEL Domenico Brugnoni e EBS Andrea Bigai.

Fiper a Bruxelles a colloquio coi parlamentari europei italiani

Vanessa Gallo e Ennio Prizzi, senior policy officer di Bioenergy Europe, con il Parlamentare Europeo Giorgio Gori

Fiper ha dato avvio ad una serie di incontri con i parlamentari europei neo-eletti italiani, ai quali sottoporre le questioni aperte che riguardano il settore delle bioenergie: la normativa sui sottoprodotti, linee di finanziamento per lo sviluppo delle bioenergie al pari delle altre fonti rinnovabili, l’implementazione della RED III.

La Segretaria Vanessa Gallo a Bruxelles ha dunque avuto colloquio con Irene Tinagli e Giorgio Gori del gruppo S&D, con gli uffici di Paolo Borchia del gruppo Patriots for Europe e con quelli di Annalisa Corrado S&D. Con tutti Fiper ha aperto un’interlocuzione che si spera possa diventare un relazione stabile di confronto e consultazione su tutte le questioni che riguardano il settore delle biomasse.