FIPER alla Camera dei Deputati per sostenere il settore del teleriscaldamento a biomasse legnose

Roma – Nella giornata odierna Fiper ha partecipato al convegno “Indipendenza energetica al 2050 – Il contributo delle bioenergie” presso la Camera dei Deputati.

Vanessa Gallo, segretaria generale FIPER, è intervenuta per sottolineare l’importanza del settore del teleriscaldamento a biomasse per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni previste dalla Commissione Europea e rimarcare la necessità di adeguati sostegni economico finanziari nazionali per il settore, che invece viene tropo spesso dimenticato dal legislatore. “Fondamentale sarà rimettere al centro dell’agenda politica il ruolo delle bioenergie, rivedendo il target del PNIEC, perché possiamo arrivare fino a 16,5 milioni di TEP di energia termica prodotta dalle bioenergie secondo i dati del position paper della Strategia forestale nazionale” ha spiegato Gallo. “Quindi soprattutto per le aree interne è fondamentale che si punti alle bioenergie per il riscaldamento e non all’elettrificazione dei consumi, anche nell’ottica di combattere la povertà energetica”.

Al convegno erano presenti anche il Ministro Antonio Tajani, il quale ha ribadito l’importanza strategica di puntare sulla neutralità tecnologica, diminuire il prezzo dell’energia e concretizzare una efficace strategia sull’acqua e l’On. Luca Squeri, che ha focalizzato il suo intervento sulla necessità di puntare sulla diversificazione e riconoscere il valore delle bioenergie per le aree marginali, anche al fine di combattere lo spopolamento aree interne.

Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, ha messo l’accento sulla necessità da parte del Comune di Milano, di fare di più e meglio sulle bioenergie, mentre la Direttrice di AIEL Annalisa Paniz ha rimarcato il valore filiera legno-energia e i suoi effetti di presidio del territorio, mentre l’A.D. di A2A Renato Mazzoncini ha ripreso l’importanza di investire nel teleriscaldamento per ridurre l’impiego del gas e diversificare le fonti rinnovabili, tra le quali il recupero del calore industriale, il biometano e i rifiuti.

Il teleriscaldamento a biomasse è una fonte rinnovabile di energia che rappresenta quasi l’80% delle rinnovabili termiche in Italia” – sottolinea Michele Colli, Presidente di Fiper – “E’ fondamentale che chi ci governa condivida l’importanza strategica che questo settore riveste, non solo per le aree montane e interne, ma per tutto il Paese. Abbiamo bisogno di normative e risorse adeguate per facilitare la transizione energetica e l’abbandono del gas, al pari di quanto accade nei paesi a noi vicini, dove si investe anche sul teleriscaldamento e non solo sul fotovoltaico o l’eolico. C’è una disparità di trattamento che penalizza il nostro settore, l’unico tra l’altro che durante la crisi russa non ha aumentato i prezzi e non ha prodotto extra-profitti”.

Fiper a Roma alla presentazione della Relazione annuale 2024 di ARERA

Questa mattina Fiper ha preso parte a Roma presso l’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati alla Relazione annuale 2024 di ARERA sullo stato dei servizi e l’attività svolta. Erano presenti il Presidente Michele Colli e la Segretaria generale Vanessa Gallo.
 
Il Presidente di ARERA Stefano Besseghini ha esposto la relazione, sottolineando che ogni settore regolato da ARERA pone oggi questioni fondamentali che interrogano il nostro Paese sugli assetti con cui vorremmo affrontare il prossimo futuro.
 
Il Presidente di FIPER Michele Colli: “Abbiamo apprezzato la volontà del regolatore di innovazione nella digitalizzazione, in particolare nella messa in atto di un “cassetto energetico” per il consumatore finale. Nell’ambito della regolazione va ribadita la necessità di una maggiore coerenza nell’azione complessiva, in particolare per il teleriscaldamento tra la definizione del metodo tariffario e il PMG”.

Economia circolare: residui della gestione del verde pubblico, una risorsa da valorizzare. Appello al Ministro Pichetto Fratin per un intervento urgente

Milano – Un appello al Ministro Pichetto Fratin per chiedere un urgente confronto ed un intervento risolutivo sul tema della gestione dei residui derivanti dalla manutenzione di parchi e giardini. La lettera è partita a firma congiunta, Agci, Aiel, Cia, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcooperative, Fiper, Legacoop e Uncem per scongiurare il rischio che questi residui possano essere considerati rifiuti e dunque non più valorizzabili come sottoprodotti all’interno di un processo di economia circolare, in particolare per la produzione di energia rinnovabile.

La richiesta fa seguito a quanto emerso  nell’ambito del tavolo di confronto sul tema della gestione dei residui della manutenzione del verde urbano che si è svolto presso il MASE lo scorso 2 aprile e alla recente risposta 3078471 del 26 aprile 2024, fornita dagli uffici della Commissione europea a seguito di richiesta inoltrata dallo stesso Ministero, che rischia di impedire l’utilizzo di sfalci e potature del verde per la produzione di energia, classificandoli come rifiuti, sempre e comunque, nonostante gli stessi possano essere utilmente impiegati  come  sottoprodotti ai sensi dell’art. 184 del Testo Unico Ambientale, senza alcun rischio per l’ambiente e per la salute.

L’effetto è dirompente per gli operatori della filiera bosco-legno-energia e non soloA rischio interi comparti con effetti devastanti a livello di sistema Paese. Infatti, gli impianti energetici a fonti rinnovabili, con particolare riferimento agli impianti centralizzati e di riscaldamento a biomassa, non potrebbero più impiegare questi residui (perché non autorizzati alla gestione di rifiuti), con un effetto di rigidità sull’offerta del cippato e relativo aumento del suo prezzo. Anche per i Comuni, l’effetto della misura è negativo visto che si registrerebbe un sovraccarico dei sistemi di gestione dei rifiuti ed un aumento dei relativi costi di gestione con ricadute anche sulle tariffe per i cittadini.  Un’interpretazione restrittiva, che, peraltro, non trova corrispondenza nella disciplina degli altri Stati europei, pregiudica le nostre imprese nazionali e rischia di mettere in discussione anche la qualifica di sottoprodotti dei residui derivanti da altri settori, con un effetto a cascata sia in termini economici che ambientali.

Una retrocessione di oltre 15 anni. Urgente quindi un intervento del Ministro Pichetto Fratin per favorire il percorso orientato all’economia circolare, alla transizione energetica e alla carbon neutrality

Le associazioni firmatarie si dichiarano disposte sin da subito a collaborare con gli uffici del Ministero per la definizione di una norma che permetta l’uso a cascata del legno, la valorizzazione dei residui della manutenzione di parchi e giardini oltre che delle foreste, e che possa traghettare verso un modello di sviluppo basato sull’economia circolare, senza ambiguità e dubbi normativi che  frenano il processo di transizione, di  indipendenza energetica e di abbandono delle fonti fossili.

Fiper partecipa al convegno “La foresta urbana, da polmone verde da salvare a rifiuto da smaltire”

Sabato mattina FIPER ha preso parte al convegno “La foresta urbana, da polmone verde da salvare a rifiuto da smaltire”, che si è svolto a Tavagnacco, Friuli. Un altro tassello nella lotta perché i residui derivanti dalla gestione del verde siano considerati sottoprodotti (e quindi valorizzati) anziché rifiuti. FIPER sta lavorando a fianco degli operatori affinché da problema e costo possano diventare definitivamente risorsa.

L’intervento di Fiper inizia al minuto 31.

Fiper e Aiel insieme nella Festa dell’Europa

Fiper e Aiel lanciano proprio in occasione della Festa dell’Europa del 9 maggio una mini-campagna social a fumetti per promuovere la conoscenza delle bioenergie e delle loro potenzialità, anche in vista delle prossime elezioni europee del prossimo 8 e 9 giugno.

Nella prima puntata, la storia del sindaco Daniel. Seguila sulla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/fiperitalia

Fiper in Finlandia con Bioenergy Europe

In questi giorni sono in corso a Rovaniemi in Lapponia, Finlandia, il board e l’assemblea generale di Bioenergy Europe. Per FIPER è presente la Segretaria generale Vanessa Gallo.

Oltre alla votazione del rendiconto 2023 e del bilancio di previsione 2024, lavori si sono concentrati sulle nuove frontiere della decarbonizzazione e hanno fatto uno speciale affondo sulla tecnologia dei BECCS, gli impianti di stoccaggio del carbonio, dei quali si sta molto parlando ultimamente come ultima frontiera per la riduzione della CO2 in atmosfera, grazie alla possibilità di sottrarla e pomparla e stoccarla nel sottosuolo dopo averla trasformata in forma liquida.

Il programam della due giorni finlandese prevede anche la visita ad un impianto cogenerativo presso la “Napapiirin Energia ja Vesi Oy” (Neve), al 100% di proprietà del Comune di Rovaniemi. L’azienda è anche responsabile della gestione dell’energia e dell’acqua nella zona.

La principale produzione di energia è l’impianto di cogenerazione di Suosiola. L’impianto è una centrale elettrica a contropressione da 120 MWe + 40 MWth. Attualmente può utilizzare il 100% di biomassa, ma finora è stata utilizzata una miscela di biomassa forestale e torba. L’impianto è dotato di un’unità di condensazione dei gas di scarico e utilizza le ceneri dell’impianto per produrre fertilizzanti forestali.

Nel 2020 è stato introdotto anche l’uso dei fanghi delle acque reflue come combustibile aggiuntivo nell’impianto. Il funzionamento della rete di teleriscaldamento bidirezionale a Rovaniemi è lo sviluppo più recente, il che significa che acquistano il calore di scarto dai loro clienti per poi venderlo ad altri clienti.

Insieme all’impianto c’è un terminale per la biomassa forestale.

La missione Bioenergy Europe in Finlandia è stata una visita davvero interessante” dichiara Vanessa Gallo, segretaria generale di FIPER e membro del board di Bioenergy Europe Qui c’è davvero una politica integrata tra energia rinnovabile, mobilità sostenibile e welfare sociale. Possiamo prendere molti spunti noi italiani da questo esempio. Anche la Finlandia, per esempio, che è una terra ricca di boschi e legname, sta orientando il settore delle rinnovabili verso la diversificazione degli approvvigionamenti di fonti energetiche, confermando l’importanza di lavorare per un mix energetico sempre più integrato. Inoltre ci sono forti investimenti nella promozione dell’economia circolare e nell’efficientamento degli impianti, fondamentale per essere all’avanguardia del settore proiettandosi verso il futuro”.