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Riscaldamento rinnovabile il grande assente nell’indagine del Sole 24 ore sulla qualità della vita nelle province italiane

Riscaldamento rinnovabile il grande assente nell’indagine del Sole 24 ore sulla qualità della vita nelle province italiane

Ancora una volta gigante dormiente!

Milano – Anche quest’anno è uscita la classifica dei territori più vivibili nelle 107 province italiane, una classifica stilata sulla base di 90 indicatori tra i quali anche, nella sezione “Ambiente e servizi”, l’approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Fino a qui, tutto bene. Peccato però che in quest’analisi ci si sia dimenticati dell’energia rinnovabile termica, “il gigante dormiente” dei consumi energetici italiani, di cui ancora troppo spesso ci si scorda, nonostante rappresenti il 49% dell’energia prodotta e consumata in Italia.

Ed è proprio all’interno di questo settore che si inserisce l’energia rinnovabile da biomassa legnosa, che ha un ruolo fondamentale nello sviluppo delle aree interne e di quelle montane del nostro Paese, per le quali una centrale a biomassa legnosa vergine può fungere da motore di sviluppo locale, contrasto allo spopolamento, sostegno ad un turismo eco-compatibile, gestione sostenibile dei boschi, lotta alla povertà energetica.

La produzione di energia da fonti rinnovabili va considerata sia per la produzione di energia elettrica sia per quella di energia termica” spiega Walter Righini, presidente di FIPER “In realtà, quando si parla di rinnovabili ancora oggi talvolta ci si dimentica l’importanza della necessità di riscaldare gli edifici e di farlo in modo sostenibile, abbandonando l’uso di fonti fossili. Le biomasse legnose sono a tutti gli effetti fonti rinnovabili, ma notiamo che ancora troppo spesso non vengono prese in considerazione né citate nel fare riferimento al mix energetico di cui l’Italia ha bisogno, anche da testate serie e professionali come Il Sole 24 ore”.

Puntare sulle bioenergie è fondamentale per poter conseguire gli obiettivi europei di decarbonizzazione dell’economia al 2030. Oltre al settore civile, diverse industrie pesanti energivore, tra cui acciaierie, cementifici, hanno iniziato a diversificare le fonti e impiegare biomasse legnose nei loro processi produttivi”. Conclude Vanessa Gallo, Segretaria generale “Spiace constatare che a livello di comunicazione media per il largo pubblico, per energia da fonti rinnovabili si fa sempre e solo riferimento all’energia elettrica, mentre la grande sfida è rivolta verso l’ottimizzazione dei processi (efficienza energetica) e il mix delle fonti”.

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