Tirano – Il progetto della Comunità dell’energia del Mortirolo va avanti. Nei giorni scorsi i tre sindaci di Tovo, Lovero e Mazzo si sono riuniti con il Presidente Walter Righini e lo staff di FIPER (la segretaria generale Vanessa Gallo e la responsabile dell’ufficio stampa Margherita Brambilla) per approfondire problematiche e tempistiche inerenti la realizzazione del progetto di teleriscaldamento alimentato a biomassa legnosa proveniente dai boschi locali sul quale stanno già lavorando insieme da mesi grazie al progetto europeo BeCOOP.
I tre sindaci del Mortirolo hanno valutato la possibilità di dare vita ad una società benefit alla quale partecipare con imprese e privati cittadini, costituendo un soggetto economico che abbia un’attenzione concreta per i benefici sociali e ambientali del territorio in cui verrà ad operare.
La società benefit è infatti un’impresa “ibrida” che, oltre allo scopo di conseguire utile di impresa, persegue una o più finalità di utilità pubblica e opera in modo responsabile e sostenibile nei confronti di persone, ambiente e stakeholders, impegnandosi a valutare in maniera trasparente l’impatto generato e contribuendo allo sviluppo locale dei territori in cui opera.
Nei prossimi giorni i primi cittadini dei tre comuni daranno il via alle valutazioni interne con i propri uffici per approfondire gli aspetti normativi ed economici fondamentali per la costituzione della società, tra cui quello di inserire nel bilancio previsionale un importo per la costituzione della “Mortirolo Energy benefit”.
Su proposta di FIPER, tutti e tre i sindaci hanno accolto l’invito per una visita in Trentino-Alto Adige il 28 e 29 marzo, al fine di conoscere alcuni esempi di gestione virtuosa di impianti di teleriscaldamento a biomasse legnose vergini in Val di Fiemme perfettamente inseriti nella filiera bosco-legno-energia e aventi ricadute economiche e sociali per i paesi in cui sorgono.
Il percorso di accompagnamento alla nascita dell’impianto del Mortirolo prevederà nei mesi a venire altri momenti di visita, aperti anche ai cittadini, a realtà simili già esistenti sul suolo Lombardo, che possono fungere da esempio e riferimento per il lavoro in atto in Valtellina, tra i quali l’impianto della Grande Stufa a Villa Guardia in provincia di Como.