Fiper al Parlamento EU per rimarcare ruolo delle bioenergie nel PNIEC

Bruxelles – Si è tenuto a Bruxelles l’incontro tra la delegazione FIPER composta dal presidente Walter Righini e dalla segretaria generale Vanessa Gallo con l’onorevole Patrizia Toia, vicepresidente della Commissione industria, innovazione ed energia del Parlamento europeo

L’incontro si è focalizzato sul condividere l’importanza che riveste la filiera biomassa-energia nel Piano Nazionale per l’Energia e il Clima in cui l’Italia è impegnata a redigere i chiarimenti richiesti dalla Commissione EU sugli strumenti da mettere in atto per conseguire gli obiettivi del 30% di energia da FER al 2030. Nel corso del confronto si è posta l’attenzione sulla necessità di consolidare gli impianti esistenti di teleriscaldamento a biomassa e di biogas agricolo nell’ottica di offrire oltre all’energia termica ed elettrica, servizi “ecosistemici” e di bilanciamento nel mercato elettrico. In particolare FIPER ha evidenziato la funzione che la filiera del teleriscaldamento a biomassa e del biogas agricolo svolgono nel presidio, gestione del territorio e nella prevenzione dei rischi idrogeologici. Produzione di energia rinnovabile e soprattutto azioni di mitigazione del cambiamento climatico quali effetti principali della promozione e consolidamento di queste due filiere.

Toia ha dato la propria disponibilità ad aprire un confronto e rimanere aggiornata sull’evolversi della dinamica, tenendo conto che la commissione industria EU riconosce un ruolo di primo piano alla messa in atto della “generazione distribuita” nei 28 Paesi Membri.
Toia ha ribadito l’importanza per la commissione industria, innovazione ed energia europea di promuovere il “clean package” ovvero il consolidamento di modelli di business basati sull’innovazione e sulla promozione della bioeconomia. A riguardo ha invitato la Federazione a valutare le possibilità di finanziamento all’innovazione per le imprese messe in atto dall’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea-APRE e le prossime call previste dal programma Horizon sulla linea “Circular bio-based Europe: Sustainable, inclusive and circular bio-based solutions”.

Commenta Walter Righini: “siamo soddisfatti dell’incontro di oggi con l’on. Toia, che ci ha permesso di approfondire l’orientamento europeo sulle prospettive delle bioenergie, in particolare sulla necessità di creare maggiori sinergie tra politica agricola/forestale, energia e industria. E’ stata anche l’occasione per incontrare Jean-Marc Jossart e il suo staff di AEBIOM, l’Associazione europea che rappresenta la filiera biomassa, a cui FIPER ha aderito, con l’obiettivo di consolidare la collaborazione su alcuni temi di estremo interesse per la Federazione, tra cui: criteri di sostenibilità delle biomasse, impiego sottoprodotti, ect.”
Conclude Righini:” Qui si sente un gran fermento; la transizione è ormai in atto”.

Bioenergy Europe Report 2019: appello a rimettere al centro nel PNIEC degli Stati EU il riscaldamento e raffreddamento da fonti rinnovabili

Righini, FIPER: ”La revisione della Renewable Energy Directive promuove l’uso efficiente delle rinnovabili nel teleriscaldamento, urge una politica chiara di sviluppo in Italia”

Bruxelles – Pubblicato nei giorni scorsi l’ultimo studio Bioenergy Europe Statistical Report 2019 che fornisce un’analisi puntuale sulla domanda di energia per riscaldamento e raffrescamento nei consumi finali.  Grandi variazioni tra i Paesi Membri in riferimento alla quota di mercato delle FER termiche, il cui comun denominatore è l’impiego della biomassa legnosa ovvero “biomass for heat”.

In Italia riscaldamento e raffrescamento rappresentano il 49,1% della domanda di energia sui consumi finali. Dato in linea con la media europea che si attesta intorno al 49,5%; Paesi al di sopra della media rispettivamente Olanda al 61% e Ungheria che si attesta al 60%.

Nel settore residenziale tuttavia solo il 23% dei consumi proviene da fonti rinnovabili, a testimonianza di un settore con forti margini di sviluppo. Limitatamente all’uso delle biomasse, si registra una leadership dei Paesi del Nord Europa (69,1% Svezia, 54,8% Finlandia). Nonostante la Direttiva sull’efficienza energetica preveda la promozione del teleriscaldamento efficiente, e quindi abbinato alle fonti rinnovabili, solo il 26% dell’energia prodotta e distribuita dalle reti di teleriscaldamento europee è proveniente da FER.

Interessante evidenziare che il 96% dell’energia rinnovabile distribuita proviene dall’impiego della biomassa solida, il cui valore di impiego è triplicato dal 2000 a oggi. Un chiaro monito giunge dal Report commenta Walter Righini, presidente FIPER: “La revisione della Renewable Energy Directive promuove l’uso efficiente delle rinnovabili nel teleriscaldamento, strumento indispensabile e fondamentale soprattutto in Italia per la gestione e presidio del territorio delle aree marginali. Quest’aspetto riteniamo sia da tener in conto nella risposta che il Governo italiano sta finalizzando alle osservazioni pervenute da Bruxelles sul Piano Clima Energia Nazionale”.

Conclude Righini: ”dalle indicazioni del report emerge chiaramente il valore strategico dello sviluppo del comparto riscaldamento/raffrescamento da FER per conseguire gli obiettivi sfidanti al 2030 in termini economici e ambientali.

Ci auguriamo che il nuovo Governo italiano provveda in tal senso attraverso una politica chiara di sviluppo delle Fer termiche abbinate all’uso delle bioenergie.  A riguardo siamo fiduciosi rispetto alle recenti dichiarazioni della Ministra Bellanova sul riportare la centro dell’agenda politica il ruolo delle bioenergie, in particolare quello delle biomasse legnose per raggiungere tali traguardi.”