EU Innovation Fund Call

The call for small-scale projects is open until 31 August. As a reminder, the budgetary envelope being allocated (EUR 100 million) would finance at least 22 projects (in case each project requests the maximum grant amount possible). Potential applicants can assess through a self-check questionnaire if their project fits the objectives of the fund. Under the REPowerEU Plan, the Commission will double the funding for the next Innovation Fund large-scale call to ~ EUR 3 billion.  

REDIII Revision

The Committee on Industry, Research and Energy (ITRE) will likely vote on the REDIII proposal on 13 July. The draft shows several improvements, but we are still concerned  by the ENVI proposal on primary woody biomass, for which ITRE should take action, considering the overreach of Art.2.  To support your bilateral exchanges with policymakers, the Secretariat has prepared a position paper on primary woody biomass. For more information, please reach out to Irene di Padua.  

Accordo dei tre comuni di Tovo, Mazzo e Lovero (SO) sul teleriscaldamento

Accordo unanime e grande consenso verso il progetto di dotare 3 comuni del famoso passo del Mortirolo di un sistema di teleriscaldamento a biomassa. Questo è il risultato emerso dal convegno organizzato da Fiper all’interno del progetto europeo BeCOOP, lo scorso sabato 11 giugno presso il Salone degli stemmi di Palazzo Lavizzari a Mazzo di Valtellina. Il convegno si è realizzato in concomitanza dell’assemblea di Valtellina onlus, associazione ambientale presente sul territorio valtellinese da più di 20 anni impegnata in interventi di gestione forestale e raccolta delle potature agricole (vigneti) sino a due anni fa conferiti alla centrale di teleriscaldamento di Tirano.

Al convegno hanno preso parte il sindaco di Tovo, Giambattista Pruneri, di Mazzo di Valtellina Franco Saligari e di Lovero, Annamaria Saligari, i quali si sono detti unanimemente favorevoli a dare avvio allo studio per la progettazione di un sistema di teleriscaldamento alimentato a biomassa legnosa, materia prima abbondante nei loro territori.

All’indomani del definitivo tramonto della metanizzazione dell’alta Valle, la volontà di approvvigionarsi localmente per la fornitura di energia elettrica e termica diventa sempre più concreta. A promuovere l’iniziativa, a fianco dei tre comuni, Fiper, Federazione Italiana Produttori Energia rinnovabile e il Politecnico di Milano, come partner tecnico-scientifico.

Se infatti, come afferma Franco Saligari “la metanizzazione era un’idea antistorica mentre le energie rinnovabili ci permettono di ridurre la nostra impronta ecologica” la sindaca di Lovero Saligari mette l’accento sul circolo virtuoso che si può creare tra la cura dei boschi – necessaria anche per prevenire disastri ambientali durante i sempre più frequenti eventi meteorologici violenti – e la gestione della filiera bosco-legno-energia, che potrebbe anche rappresentare una garanzia economica soprattutto in questa fase di instabilità dovuta alla crisi ucraina. Pruneri invece, apripista di questo progetto, punta sul tema dello sviluppo locale e della necessità di approvvigionamento energetico a supporto del comparto civile ma soprattutto di quello produttivo della valle, vero motore economico del territorio.

Grande soddisfazione esprime Walter Righini, presidente Fiper: “Siamo fiduciosi anche in vista delle Olimpiadi 2026 di dimostrare con progetti concreti che è possibile per i comuni montani essere autonomi dalle fonti fossili e promuovere fattivamente l’economia circolare, a partire dall’impiego sostenibile del legno e suoi residui”.

Di seguito il link al video esplicativo: https://youtu.be/tXe8193NN8I

Trentino Energia Verde: imprese unite per una provincia 100% rinnovabile!

Intervista il neoeletto presidente dr. Andrea Ventura, AD di Bioenergia Fiemme.

Da sempre nell’immaginario collettivo, Trentino è sinonimo di foreste di abeti rossi, Dolomiti e turismo attento alla tutela dell’ambiente.

In questo contesto culturale 11 i soci fondatori, che hanno promosso l’avvio dell’Associazione Trentino Energia Verde. ACSM teleriscaldamento SpA di Primiero, Eneco Energia Ecologica srl di Predazzo, Bio Energia Fiemme SpA di Cavalese, EuroBio Energy srl di Tesero, ‘Bioenergy Anaunia SpA di Fondo, Fellin Energia di Revò, Tonale Energia srl di Vermiglio, Enerprom srl di Pejo, MEM srl di Dimaro oltre ai Comuni di Altavalle in val di Cembra e Pellizzano in val di Sole: una compagine formata da multiutility, comuni, operatori di teleriscaldamento a biomassa.

Approfondiamo il tema con il neoeletto presidente dr. Andrea Ventura, AD di Bioenergia Fiemme.

1. Quali sono gli elementi che vi hanno spinto a costituire l’associazione proprio in Trentino, territorio da sempre vocato all’impiego delle fonti rinnovabili e in particolare alla filiera legno?

Il confronto e la volontà di fare rete tra operatori del Trentino della filiera bosco legno energia era sul tavolo da qualche tempo. Abbiamo deciso di avviare un percorso di condivisione delle varie esperienze di produzione rinnovabile partendo proprio dalle biomasse che rappresentano un fattore di sviluppo strategico per il nostro territorio.

2. A che modello di sviluppo territoriale l’Associazione si ispira per promuovere fattivamente una reale economia circolare?

Il Trentino ha sempre rappresentato un modello di sviluppo dei territori di montagna. L’Associazione si pone l’obiettivo di stimolare questo sviluppo anche nel settore energetico che è oggi un tema centrale per imprese e famiglie.

3. Che margini di sviluppo potrebbe rivestire l’economia del legno a partire dal suo osservatorio per il Sistema produttivo ed energetico italiano?

In Trentino il comparto legno è storicamente un pezzo importante della nostra economia. L’uso del legno e la sua valorizzazione sono parte del DNA di questa terra che deve continuare a favorire processi di innovazione industriale, lavorando anche sullo sfruttamento degli scarti a i fini energetici. Su questo vogliamo essere partner delle Istituzioni locali per stimolare politiche che riescano a mettere al centro i territori garantendo occupazione e crescita anche nelle valli alpine e nei territori più periferici per contribuire al sostegno della montagna.

4. Quali sono i principali limiti e vincoli attuali per la messa in atto di una reale economia circolare che si basa su un sistema di produzione e consumo di energia rinnovabile a km zero?

Manca una visione globale. Una visione di sistema. Se il km zero e l’economia circolare sono davvero così importanti, la politica deve essere coerente. E deve stimolare investimenti che partono dai territori favorendo iniziative che poggiano su questi capisaldi. La generazione di energia rinnovabile distribuita e decentrata, ad esempio, non solo è più sostenibile ma anche più attenta alle popolazioni locali. Vanno rimossi vincoli burocratici e ideologici che in questa nuova fase storica rischiano di bloccare un’autentica transizione ecologica ed energetica.

5. La recente decisione di 2i Rete Gas di revocare il progetto di metanizzazione dell’alta Valtellina per mancanza di manifestazione di interesse da parte di alcuni Comuni può a suo avviso, rappresentare una leva per far in modo che ciò avvenga anche per i 47 comuni trentini, la cui provincia ha previsto un piano di metanizzazione?

Il tema è complesso. La metanizzazione di un territorio rappresenta una scelta che vincola i Comuni per decenni. Vincolare i Comuni ad un combustibile fossile, non rinnovabile e proveniente dall’estero nell’attuale crisi energetica, a noi pare una scelta sbagliata. E credo che dovrebbe essere rivista. Tuttavia, ritengo che la scelta di alcuni di Comuni di metanizzare, sia risultato del timore di non aver altre opzioni da offrire ai propri cittadini e ad un senso di solitudine istituzionale nella politica energetica locale. Servono proposte alternative alla metanizzazione, proposte che diano garanzie di affidabilità e di qualità del servizio basate sulle fonti rinnovabili su cui l’Autonomia del Trentino deve investire con politiche innovative e di lungo periodo.

6. Quest’associazione intende promuovere al suo interno anche la costituzione delle comunità dell’energia rinnovabile?

Siamo appena nati. Abbiamo bisogno di strutturare la nostra organizzazione e attivare il dialogo anche con altre associazioni che si occupano di questi temi per fare fronte comune. Certamente il tema delle Comunità Energetiche è interessante e va approfondito e promosso perché esprime dei riferimenti culturali e valoriali che sono parte integrante del nostro territorio e anche delle aziende e degli Enti che hanno dato vita a Trentino Energia Verde.

Alta Valtellina: stop al progetto di metanizzazione!

Dopo la segnalazione dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, 2i Rete gas si ritira dall’iniziativa.

Righini, FIPER: “il passo indietro di 2i Rete gas ci fa ben sperare sullo sviluppo di nuove iniziative di teleriscaldamento alimentato a biomassa legnosa derivante dalla gestione dei boschi locali”.

Milano – Sarà un caso, chissà!

Certo è che la segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati che aveva recepito integralmente la denuncia FIPER, riguardo l’introduzione da parte del legislatore di misure dannose per la concorrenza, inefficienti economicamente e oltretutto e contrarie al processo di decarbonizzazione, tra cui la metanizzazione dell’Alta Valtellina, non è passata inosservata da alcune Amministrazioni Comunali della Valle Lombarda e da 2i Reti gas, uno dei principali operatori italiano nella distribuzione di gas.

Da una lettera trasmessa in data 1° giugno 2022 ai Comuni dell’Alta Valtellina interessati al progetto di metanizzazione, si evince la volontà di 2i Reti gas di declinare l’interesse a portare avanti il progetto, a causa, secondo la missiva, di mancanza dell’approvazione dei tracciati interni da parte di alcuni Comuni.

Commenta Walter Righini, presidente FIPER:” il passo indietro di 2i Rete gas ci fa ben sperare sullo sviluppo di nuove iniziative di teleriscaldamento alimentato a biomassa legnosa derivante dalla gestione dei boschi locali, come pure le valutazioni di alcuni Comuni montani del Piemonte o della Bresciana di voler passare dal metano già esistente alle fonti rinnovabili”.

Continua Righini:” questa decisione e l’interesse espresso da alcune amministrazioni comunali di voler intraprendere fattivamente la via del teleriscaldamento efficiente consolida la convinzione che per le aree montane, da sempre dotate di importanti fonti rinnovabili locali, sia indispensabile attivarsi a livello locale e nazionale per avviare progetti che mirano all’autonomia dalle fonti fossili e creino reddito sul territorio.

Proprio in vista delle Olimpiadi 2026, che si fondano sulla sostenibilità ambientale, il tema energetico si lega in modo strategico al marketing territoriale e al settore turistico con utilizzo di fonti rinnovabili e non già di fonti fossili.

Conclude Righini:” mi auguro che anche altri Comuni non metanizzati, tra cui i 47 del Trentino oggetto di un altro progetto di metanizzazione, valutino le altre possibilità green che il territorio offre loro”.

Ad-hoc meeting on REDIII advocacy strategy

The Secretariat is hosting an ad-hoc meeting on 8 June 10:00-11:30 to go over the REDIII revision and the vote on the ENVI opinion, share our suggestions for the ITRE report, and coordinate our outreach efforts. For more information, please contact Irene di Padua.

EU ETS and EED Upcoming Votes

The EU ETS final report will be voted in plenary on 7 June. The text deletes the 95% threshold as advocated by Bioenergy Europe. The EED vote instead, is likely to be postponed to July or after the summer holidays. For more information, please contact Ennio Prizzi.