Grande partecipazione per il Convegno “Energia e autogoverno”: Fiper e Tev insieme per dare forza e protagonismo alle imprese di comunità nei territori montani.

Trento – Una sala gremita questa mattina ha ospitato al MUSE di Trento il convegno organizzato da Fiper e TEV su “Energia e autogoverno: il teleriscaldamento come fattore di sviluppo della montagna”.
 
Attraverso la sapiente conduzione del giornalista Paolo Mantovan, la mattinata ha permesso ai partecipanti di immergersi nel mondo del teleriscaldamento a biomasse legnose da una prospettiva socio-antropologica e politica e non solo tecnica. Un approccio che mette in luce l’importanza di rimettere al centro del dibattito politico nazionale la montagna e le sue specifiche peculiarità che, se capite e valorizzate, possono essere risposte importanti alle sfide del nostro tempo, in particolare della bioeconomia e dell’utilizzo delle risorse locali (acqua e foresta).
 
Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consorzio dei comuni trentini Paride Gianmoena e del Dirigente generale del dipartimento urbanistica ed energia della Provincia Autonoma di Trento, che hanno sottolineato la strategicità della filiera bosco-legno-energia per l’identità e lo sviluppo delle terre alte e dei territori montani, hanno aperto i lavori del congresso il Presidente di Fiper Michele Colli e il Presidente di TEV Andrea Ventura.
 
Colli e Ventura hanno rappresentato il punto di vista degli operatori della filiera bosco legno energia, ricordando che, per guardare al futuro, dobbiamo immaginare progetti che preservino la forza antica delle comunità di montagna. Il teleriscaldamento a biomassa è un’impresa di comunità, poiché vive in relazione con una forte caratterizzazione del territorio delle zone montane, esempio virtuoso di crescita a livello locale, nella formazione di nuove figure professionali e nella rivisitazione del turismo montano.
 
Il tema del rapporto tra città e valli è molto attuale soprattutto in un Trentino policentrico in cui la città deve essere a servizio delle valli e viceversa (valorizzando l’esperienza di chi vive in e di montagna) e sempre di più serve un processo culturale di responsabilità e di promozione di un territorio vivo che permetta ai cittadini di essere protagonisti del loro futuro.
 
La sinergia tra TEV e Fiper permetterà di costruire una relazione tra livello locale e nazionale ma anche europeo, che ci consentirà di costruire una rete forte tra le aree alpine che hanno visioni e problemi comuni e vedono l’avanzare di politiche centraliste che sottraggono ai territori la possibilità di governare i processi in base alle esigenze specifiche della montagna.
 
È quindi fondamentale sensibilizzare maggiormente la politica alla valorizzazione delle terre alte e della filiera bosco legno energia. Innovazione e comunicazione sono fondamentali per governare i processi e sensibilizzare sempre di più la popolazione e i decision maker all’importanza di queste imprese per le comunità locali.
 
L’antropologo Annibale Salsa ha tracciato un affresco storico-antropologico di quella “montagna reale” di chi ci vive e ci lavora e che da millenni ha dato vita a sistemi di gestione comunitaria specifici, ritagliati sulle caratteristiche dei territori montani: questi vanno preservati resistendo alle forze accentratrici statali che tendono ad appiattire in un unico modello le strategie di sviluppo territoriali ed economiche, se non vogliamo che la montagna sia destinata a perire.
Di fronte al bivio che vede da una parte l’ideologia green estremista, il cosiddetto “deserto verde”, dall’altra l’uso consumistico-speculativo della montagna, Salsa ci rimette davanti al compito di trovare un punto medio di equilibrio che si allontani dalla lettura della montagna di tipo urbano-centrico, rafforzando gli elementi dell’autogoverno, conditio sine qua non della sopravvivenza della montagna e delle sue popolazioni.
 
Il sociologo Aldo Bonomi ha posto l’accento sui flussi nei quali anche i territori e le comunità montane sono inseriti, sottolineando quelli contraddittori dell’ipermodernità delle guerre in corso, con le loro ripercussioni sul sistema di approvvigionamento energetico e quello della crisi climatico-ambientale, con la riduzione dell’innevamento e gli eventi climatici estremi che affliggono anche la montagna.
Per Bonomi, le comunità montane devono stare dentro la modernità. Tev e Fiper che cercano di mettere insieme le funzioni, per contare di più nella filiera alpina, hanno capito che le comunità vanno anche costruite concretamente passo passo, non solo rivendicate a parole: bisogna ricominciare ad occuparsi delle economie fondamentali della montagna, per ragionare di una comunità dentro la modernità.
Per fare ciò, ci si deve “mettere in mezzo” che significa mettersi in gioco, assumere posizioni conflittuali e difficili aperte al cambiamento al cambiamento in atto promuovendo un processo di coscientizzazione dentro questi grandi processi globali.
 
Martina Friedl, ha ricordato come, a partire dagli obiettivi europei del Green Deal, i paesi UE dovranno diventare neutrali a livello climatico e in questo senso le biomasse e le bioenergie sono fonti flessibili, programmabili e accessibili a livello locale e permettono ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Il Governo austriaco ha puntato sulla filiera legno per il processo di decarbonizzazione dell’economia, dall’edilizia all’uso energetico, diventando leader europei anche della filiera della componentistica. Per queste ragioni è fondamentale far sì che questi temi siano condivisi in tutta Europa, costruendo alleanze transnazionali e interregionali. Solo se sapremo convintamente andare in questa direzione, le città e le montagne tra 20 anni saranno sostenibili e forti, pronte ad affrontare le sfide del millennio.
 
Alessandra Stefani, Presidente del Cluster italiano foresta-legno-energia, ha evidenziato che occuparsi di politica forestale significa pianificare il futuro del 40% del territorio nazionale, in particolare delle terre alte, medie e altissime proprie della realtà montana. L’economia del legno rappresenta la sintesi del momento storico che stiamo vivendo: una filiera estremamente innovativa e hi tech di un materiale che ha profonde radici identitarie. L’excursus legislativo, dal testo unico forestale-TUF alla messa in atto della Strategia Nazionale Forestale ha posto le basi per definire una prospettiva ventennale per una gestione resiliente e sana che rispetti la biodiversità forestale. Il cluster legno è il primo risultato della strategia che ha l’obiettivo di creare aggregazione, reti tra le diverse realtà presenti sul territorio, la dimensione nazionale e internazionale. Il cluster legno è tra i portavoce dell’economia del legno al tavolo della Presidenza del Consiglio proposto per la transizione verso la bioeconomia.
 
Gian Matteo Panunzi, consulente del MASAF per la bioeconomia, ha sottolineato l’importanza di creare una strategia di filiera della bioeconomia in una dinamica tra centro e territori in una logica bottom-up, esplorando modelli nuovi di sviluppo: una governance che tenga insieme un primo livello pubblico che tuteli i beni comuni (ambiente, sicurezza e salute) e un secondo livello, di carattere socio economico, in cui possano emergere gli interessi privati e comunitari, armonizzandoli con la sostenibilità. Un concetto, per la filiera del legno, che ha alla base l’uso a cascata di questa preziosa risorsa e che può essere riassunto nel motto “il giusto legno nella giusta filiera”.
 
Il convegno si è concluso con l’intervento del Presidente di UNCEM Marco Bussone, il quale ha affermato che è giunto il tempo che la politica si prenda la responsabilità di ricostruire un tessuto istituzionale per dare attuazione alle leggi già in vigore, tenendo conto dei territori e delle filiere locali che creano davvero sviluppo. Nel modello della bioeconomia è la comunità che si attiva per mettere in campo nuove risorse, ma non bastano solo le buone pratiche, ad esse serve, per poter crescere, una visione politico istituzionale che non abbia in mente solo la centralizzazione dei servizi ma che dia potere ai territori. Bussone pertanto propone un modello di paese che faccia crescere su tutto il territorio modelli analoghi a quelli virtuosi che esistono in Trentino: partiamo dalle buone pratiche per non creare nuove disuguaglianze, creiamo un antidoto allo spopolamento e alle sperequazioni per dare un futuro al nostro paese unito.

Refresh del logo di Fiper

Il logo di Fiper ha cambiato vestito! E come un albero dopo il ciclo delle stagioni estate, autunno e inverno germoglia con nuove foglie fresche, anch’esso “si è dato una rinfrescata”, pur rimanendo solidamente radicato alle sue radici, alla sua storia, alla sua identià.
Si è colorato dei colori della sua identità: ha mantenuto il verde delle foreste, aggiungendo il marrone dei tronchi e del legno, raccontando la filiera e l’economia circolare attraverso il giallo, che conduce al rosso del fuoco e dell’energia che sprigiona; ha inserito la sigla ETS, che serve a rappresentare il suo impegno come ente non profit del terzo settore e ha condensato, nella fiammella sopra la “i” i tre colori della filiera bosco-legno-energia, per rappresentare l’inscindibile relazione che li lega e la loro forte interdipendenza: sostenere la produzione di energia da biomassa legnosa significa infatti favorire la gestione sostenibile delle foreste, l’uso a cascata del legname, la filiera a chilometro zero e la produzione di energia rinnovabile e programmabile.
 
Fiper: Liberiamo l’energia del bosco per guardare con fiducia al futuro!

2025: FIPER rilancia sul ruolo delle biomasse legnose nella decarbonizzazione dell’economia italiana e punta su innovazione e formazione

Il 2024 è stato un anno particolare per Fiper, nel quale, a partire da metà aprile ho iniziato il mio mandato raccogliendo il testimone dello storico Presidente Walter Righini, al quale va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni.

Il 2024 ha visto Fiper impegnata su diverse partite, alcune concluse, altre ancora oggi aperte, sulle quali lavoreremo e ci impegneremo ancor più nel 2025.

 

LA TRANSIZIONE ENERGETICA

Uno dei temi cruciali per il nostro settore è senza dubbio il recepimento della direttiva europea RED III (per la promozione delle fonti di energia rinnovabili) che accelererà e darà ulteriore impulso al processo di decarbonizzazione in atto e alla promozione del mix energetico essenziale per l’economia e il futuro energetico dell’Italia.

FIPER dovrà giocare un primario ruolo in questo periodo di transizione energetica perseguendo quegli obiettivi che da sempre la contraddistinguono:

  • valorizzazione delle biomasse a scopo energetico in ambito cogenerativo elettrico e termico;
  • economia circolare a sostegno delle aree alpine e interne per la promozione dello sviluppo di attività legate alla filiera bosco-legna
  • promozione delle CER termiche

Un focus particolare quest’anno sarà dedicato a:

  • Innovazione e revamping degli impianti esistenti
  • digitalizzazione per l’ottimizzazione degli impianti di produzione e delle reti di teleriscaldamento

 

REGOLAZIONE ARERA DELLE TARIFFE DEL TELERSICALDAMENTO

Il metodo tariffario transitorio dei prezzi del teleriscaldamento è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025; Fiper, nel corso del 2025, continuerà il confronto con ARERA all’interno del focus group dedicato, per ribadire la specificità degli impianti di TLR a biomassa legnosa e della filiera a loro afferente, promuovere lo sviluppo dell’economia di montagna e identificare la possibilità di esenzione di questi impianti dal metodo tariffario definitivo.

 

CRITERI DI SOSTENIBILITA’ DELLE BIOMASSE

Il recepimento della direttiva RED II ha introdotto i criteri di sostenibilità e tracciabilità delle biomasse in ambito energetico, preludio al recepimento della RED III, previsto nel 2025, che prevede la certificazione della sostenibilità delle biomasse anche per gli impianti superiori a 7,5 MW.

Fiper continuerà a partecipare al tavolo interministeriale tra Ministero dell’Agricoltura, Sicurezza Alimentare e delle Foreste Ministero dell’ambiente e sicurezza energetica per dare il proprio contributo al fine di valorizzare la filiera corta (filiera già certificata con i criteri di tracciabilità ex certificati verdi del MASAF MIPAF) e semplificare il processo di certificazione e sostenibilità affinché le aziende associate possano adempiere ai criteri nei tempi previsti dalla normativa.

 

SOTTOPRODOTTI

Nel 2024 FIPER è stata impegnata insieme alle altre associazioni rappresentanti la filiera legno-energia nel poter gestire il legno vergine derivante dagli interventi di gestione e manutenzione forestale (abbattimenti/potature), di messa in sicurezza, di gestione e presidio del territorio (pulizia alvei fluviali) e derivante dalla gestione di eventi metereologici (per esempio, Vaia), nella disciplina dei sottoprodotti. Diversi senatori di maggioranza e minoranza hanno raccolto l’istanza FIPER, presentando un emendamento che avrebbe chiarito la disciplina all’interno del DL Ambiente. Sconcertante il parere negativo del MASE. FIPER non intende fermarsi, nel 2025 continuerà l’azione affinché il legno derivante dalla gestione del territorio possa essere impiegato a fine energetici e gestito secondo la disciplina prevista per i residui forestali. L’attuale interpretazione ministeriale influisce negativamente sul mercato dei prezzi della biomassa e rappresenta al contempo una contraddizione alla direttiva europea che spinge verso l’aumento dell’impiego di energia da fonti rinnovabili e la promozione dell’economia circolare.

 

INNOVAZIONE E SVILUPPO DEL TLR EFFICIENTE

La Federazione lavorerà su:

  • ottimizzazione degli impianti esistenti;
  • reti a bassa temperatura;
  • diversificazione delle fonti utilizzate.

In quest’ottica, la digitalizzazione avrà un ruolo sempre più importante nella gestione e nell’esercizio degli impianti, contribuendo a migliorarne l’efficienza, il risparmio energetico e l’utilizzo di mix energetici provenienti da fonti rinnovabili.

A tal fine, per favorire l’innovazione tecnologica e i revamping degli impianti sarà prioritario favorire l’inserimento delle biomasse all’interno del programma Industria 5.0.

È fondamentale che tutti i sistemi di produzione energetici da fonti rinnovabili siano sostenuti da piani di investimenti nazionali ed europei.

 

FORMAZIONE

FIPER promuoverà attraverso seminari e webinar la formazione tecnica sul tema della digitalizzazione in ambito energetico, un nuovo percorso nel quale la sinergia tra le varie fonti di produzione elettrico-termiche e la gestione della rete di teleriscaldamento avranno un’importanza crescente.

Sono già in preparazione tre seminari specifici su queste tematiche:

  • criteri di sostenibilità e tracciabilità delle biomasse;
  • opportunità offerte dal mercato elettrico;
  • analisi tecnica e trattamento acqua rete e impianto.

 

In collaborazione con il Politecnico di Milano, Fiper sarà impegnata nella diffusione del Manifesto della decarbonizzazione del teleriscaldamento che, a partire dall’analisi delle barriere tecniche e non tecniche alla decarbonizzazione, propone un più stretto coordinamento tra gli operatori del settore in tavoli tecnici specializzati, tavoli dedicati agli enti locali e alle comunità montane e l’adozione di un approccio tecnologicamente neutrale alle diverse fonti rinnovabili.

La collaborazione della federazione in ambito universitario e di ricerca a livello nazionale ed europeo sarà un volano per la promozione e valorizzazione di un nuovo utilizzo delle biomasse e dei residui energetici quali le ceneri.

 

RETE

Le reti di cui siamo parte a livello nazionale ed europeo ci permettono di dare voce alla filiera foresta-legno-energia con il pragmatismo e la concretezza che da sempre contraddistingue FIPER.

Fiper continuerà a garantire la sua presenza attenta e attiva nei tavoli con i Ministeri e le Regioni, in CTI (Comitato Termotecnico Italiano), FIRE (Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia), SUSDEF (Fondazione per lo sviluppo sostenibile) e Rete donne e foresta. A livello europeo, Fiper siede nel direttivo di Bioenergy Europe ed è membro di Euroheat and power, associazioni nelle quali porterà avanti con convinzione le specifiche esigenze dei territori montani della regione alpina.

Energia e autogoverno: FIPER e TEV insieme per una strategia comune sullo sviluppo delle aree alpine

Appuntamento al Muse – Trento sabato 18 gennaio ore 10 
 
Il nuovo anno si apre con una importante novità per Fiper. Entrerà ufficialmente a far parte della Federazione: si tratta di TEV, Trentino Energia Verde, l’associazione che riunisce i gestori di teleriscaldamento della Provincia Autonoma di Trento, nata nel maggio del 2022 e presieduta da Andrea Ventura, amministratore delegato di Bio Energia Fiemme di Cavalese.
 
Il risultato di un percorso che testimonia l’evoluzione dell’associazione trentina nel corso del triennio, che si presenta quale interlocutore della filiera legno-energia, in un momento storico in cui diventa sempre più importante attivarsi sulla creazione di smart grid, di reti transregionali dello spazio alpino. TEV si unisce a FIPER, rappresentando insieme all’Unione Energia Alto Adige- SEV le due principali associazioni provinciali rappresentanti gli operatori delle biomasse del Trentino Alto Adige.
 
Il sodalizio verrà ufficializzato e reso pubblico durante il convegno “Energia e autogoverno.  Il teleriscaldamento come fattore di sviluppo della montagna organizzato proprio da Fiper e TEV insieme, che si svolgerà nella mattinata di sabato 18 gennaio presso il MUSE di Trento.
 
Il programma del convegno collega piano locale, interregionale, nazionale ed europeo, provando a delineare una prospettiva di sviluppo futuro per i territori dell’arco alpino in cui le biomasse e la gestione forestale sostenibile possano giocare un ruolo da protagoniste.
 
Il convegno si aprirà con l’intervista al Presidente di Fiper Michele Colli e a Andrea Ventura quello presidente di TEV, condotta dal giornalista Paolo Mantovan. I lavori proseguiranno con l’intervento del sociologo Aldo Bonomi e dell’antropologo Annibale Salsa, per un un’analisi degli scenari possibili offerti dalla montagna intesa come territorio di innovazione sociale, di produzione di innesti culturali interagendo con l’ambiente.
 
Seguirà poi lo speech di Martina Friedl, Responsabile degli affari internazionali della Osterreischer
Biomasseverband 
(federazione biomasse austriaca), che insieme a FIPER fa parte del board di Bioenergy EU, per illustrare le buone pratiche austriache e di una la necessità di definire una strategia congiunta della regione Alpina.
 
Sarà dunque il turno di Alessandra Stefani, Presidente del Cluster nazionale Italia Foresta legno, che ci aiuterà a focalizzerà l’attenzione sulle opportunità offerte dalla strategia forestale nazionale italiana e sul ruolo del cluster legno energia, mentre con Gian Matteo Panunzi, consulente del MASAF, parleremo di si evidenzieranno le iniziative che il Ministero sta mettendo in atto in relazione all’innovazione e risorse per la bioeconomia.
 
Il panel dei relatori si chiude con l’intervento di Marco Bussone, Presidente UNCEM, dal titolo “Gestione forestale e sviluppo locale sostenibile nei comuni montani: antidoto dell’abbandono”. Un richiamo istituzionale a investire nella filiera legno, quale driver di sviluppo locale e antitodo per il rischio di spopolamento delle aree interne.
 
Il convegno, a ingresso libero, avrà inizio alle ore 09,30 con i saluti dell’Assessore della Provincia Autonoma di Trento Mattia Gottardi e di Paride Gianmoena, Presidente del Consorzio dei Comuni Trentini e terminerà per le ore 13,00.

Scarica il programma

Le bioenergie, per rendere possibile la transizione energetica in Europa

Come può la bioenergia contribuire a risolvere le maggiori sfide energetiche dell’Europa, migliorando la sicurezza energetica, creando posti di lavoro locali e sostenendo l’innovazione? Durante l’ultima sessione dell’European Bioenergy Future, Bioenergy Europe ha lanciato la campagna #AlwaysThere, con l’obiettivo di rispondere a queste e altre domande. 
 
Il sito web offre un’interfaccia accessibile con dati, storie di successo e definizioni semplici, perfette per i responsabili politici e per i lettori meno esperti. 
 
Link al sito (in inglese): https://its-possible.eu/#sustainability

Energia e autogoverno

Il prossimo 18 gennaio si terrà al MUSE di Trento un convegno per parlare del ruolo del teleriscaldamento a biomasse nel rilancio dei territori montani italiani. Il convegno, organizzato in collaborazione con TEV, trentino Energia Verde, che dal 2025 diventa ufficialmente socio Fiper, prevede gli interventi di relatori d’eccezione.
 
Dopo un’intervista doppia al Presidente di Fiper Michele Colli e a quello di TEV Andrea Ventura, condotta dal giornalista Paolo Mantovan, apriranno i lavori il sociologo Aldo Bonomi e l’antropologo Annibale Salsa, per un inquadramento generale del tema.
Seguirà poi lo speech di Martina Friedl, Responsabile degli affari internazionali della Osterreischer
Biomasseverband 
(la federazione biomasse austriaca) per parlarci delle buone pratiche austriache e di una strategia congiunta della regione Alpina.
Sarà dunque il turno di Alessandra Stefani, Presidente del Cluster nazionale Italia Foresta legno, che ci aiuterà a focalizzare l’attenzione sulla strategia nazionale italiana, mentre con Gian Matteo Panunzi, consulente del MASAF, parleremo di innovazione e risorse per la bioeconomia.
Il panel dei relatori si chiude con l’intervento di Marco Bussone, Presidente UNCEM, dal titolo “Gestione forestale e sviluppo locale sostenibile nei comuni montani: antidoto dell’abbandono”.
 

Always There: Discover the Campaign!

How can Bioenergy contribute solving Europe’s biggest energy challenges while enhancing energy security, creating local jobs and supporting innovation? During the latest session of the European Bioenergy Future, Bioenergy Europe launched the #AlwaysThere campaign, with the aim to answer these and more questions. 

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