Il dissesto idrogeologico va combattuto con la prevenzione: la cura e la coltivazione dei boschi è parte della soluzione!

Milano – In questi giorni siamo tutti incollati agli schermi televisivi a seguire l’ennesima tragedia che scuote il nostro Bel Paese. Ischia ci rimanda immagini che non vorremmo mai più vedere. La tragedia che si è consumata sull’isola rimette in circolo le polemiche sull’abusivismo e la mancata gestione delle montagne, dei boschi, del sistema idrogeologico.

Sarebbe ora di passare dalle parole ai fatti, dall’emergenza alla pianificazione, dalla tragedia alla prevenzione. FIPER porta avanti da sempre la campagna per una gestione sostenibile del nostro patrimonio forestale, una vera e propria “coltivazione del bosco”. Commenta il Presidente di Fiper, Walter Righini: Una sistematica e pianificata gestione delle foreste è l’azione principale sui cui è necessario concentrarsi, la prima vera attività di prevenzione per combattere il dissesto idrogeologico”. 

È fondamentale che tutte le istituzioni prendano molto seriamente in considerazione questo problema, che non può più essere rimandato: basti leggere i dati raccolti da Uncem nel dossier sul dissesto idro-geologico del 2020, i quali mostrano che l’84,5% dei comuni montani è a rischio frane e il 65,1% è a rischio alluvioni. Nello stesso rapporto si legge inoltre che “limitatamente alle conseguenze di natura economica, emerge dalle prime osservazioni come il valore stimato dei danni prodotti risulti sempre molto superiore al costo potenzialmente necessario per avviare un’attività di prevenzione e/o riqualificazione del territorio, anche su larga scala”. Proprio in quest’ottica si inserisce l’attività di coltivazione del bosco.

Coltivare i boschi significa infatti mantenerli giovani, più forti e capaci di resistere agli attacchi patogeni e parassitari, più solidi nel far fronte agli eventi meteorologici estremi senza crollare e far franare il terreno, più rapidi nel produrre accrescimento e nuove giovani piante, ma anche più ricchi di biodiversità.

Mai come ora, è fondamentale investire in interventi di prevenzione del rischio e gestione del territorio. Tra questi è prioritaria una visione di medio e lungo periodo di politica forestale, ora dobbiamo trovare le risorse per metterla in attoServono adeguate risorse per sostenere i comuni montani e le loro capacità di attuare una gestione pianificata dei boschi, seguendo anche la Strategia nazionale per le foreste approvata lo scorso febbraio” continua il Presidente Righini. “Inoltre, per la filiera bosco legno energia serve che il nostro Paese prenda una posizione netta in Europa affinché si ponga mano al testo della RED III attualmente in discussione, perché le biomasse legnose primarie possano rientrare a pieno titolo tra le fonti rinnovabili e godere degli stessi incentivi delle altre fonti. Abbiamo bisogno di una visione che guardi al futuro e ponga al centro dell’agenda la cura del territorio insieme alla transizione energetica”.

Il 23 novembre è la giornata nazionale italiana delle bioenergie

Lo sapevi? Oggi, 23 novembre, è l’Italian Bioenergy Day! Leggi e storie di successo italiane ed europee sul tema delle bioenergie e scopri come possiamo migliorare insieme. Già, perché di strada ne abbiamo ancora molta da percorrere: infatti nel 2022 l’Europa può contare per il proprio fabbisogno di soli 52 giorni di sola energia rinnovabile… (l’Italia è a 37 giorni). Per il resto dell’anno ci alimentiamo ancora a energia derivante da fonti non rinnovabili.

C’è ancora molto da fare!

Fiper riconfermata nel direttivo di Bioenergy Europe. Ottimo risultato per il comparto delle bioenergie italiane.

Bruxelles – Si è tenuta ieri, all’interno dell’edizione 2022 del convegno European Bioenergy Future, l’assemblea generale di Bioenergy Europe, il board europeo di cui Fiper è partner, per eleggere il nuovo presidente e i nuovi membri del direttivo.

Nuovo Presidente dell’assemblea è dunque da ieri l’austriaco Christoph Pfemeter, della Austrian Biomass Association, che ha raccolto il testimone dell’uscente Hannes Tuohiniitty, presentando un programma in cui vengono ribaditi con forza gli obiettivi che il board ha perseguito negli ultimi anni, in continuità con la presidenza uscente: “Le biomasse sono a tutti gli effetti delle fonti rinnovabili, che devono essere sostenute al pari di tutte le altre. Il legno può rappresentare una risorsa rinnovabile a km zero sulla quale l’Europa può contare per far fronte alla crisi energetica e per sostituirsi al gas di importazione per uso termico. È dunque di fondamentale importanza far crescere l’attenzione sull’economia del legno per lo sviluppo delle zone rurali e delle aree montane in tutta Europa. Mio compito sarà di portare queste istanze su tutti i tavoli decisionali europei”.

Vanessa Gallo, segretaria generale di Fiper, è stata riconfermata all’interno del direttivo, ottenendo così un concreto riconoscimento per il lavoro svolto negli ultimi due anni in cui Fiper non ha mai fatto mancare la propria presenza e il proprio contributo all’interno del board europeo.

Grande soddisfazione è espressa dal Presidente di Fiper, Walter Righini, il quale dichiara che. “È molto importante essere presenti come Fiper all’interno di questo board perché in questo modo si presidiano direttamente i luoghi decisionali europei e di conseguenza anche nazionali, in materia di bioenergie. Sono quindi molto soddisfatto della riconferma di Vanessa Gallo nel direttivo. Abbiamo davanti altri due anni di lavoro intenso, noi siamo pronti!”.

Il nuovo direttivo è da oggi dunque composto da undici componenti (dieci più il Presidente), dei quali tre sono donne. Vanessa Gallo è l’unica rappresentante per l’Italia. Di seguito i nomi dei componenti neo-eletti:

  1. Ana Dijan – CROBIOM – Croazia
  2. Didzis Palejs – LATbio – Lettonia
  3. Georgii Geletukha – UABIO – Ucraina
  4. Gordon Murray – WPAC – Canada
  5. Hannes Tuohiniitty – Bioenergia – Finlandia
  6. Henrik Brodin – Svebio – Svezia
  7. Herbert Ortner – Austria
  8. Jan Habart – CZ-Biom – Repubblica Ceca
  9. Myrsini Christou – Grecia
  10. Vanessa Gallo – FIPER – Italia

European Bioenergy future 2022:  Dove si parla di Bioenergie, Fiper c’è!

La segretaria generale di FIPER Vanessa Gallo è in missione a Bruxelles per portare la voce della filiera bosco-legno-energia europea e, in particolare, italiana nel dibattito europeo.

Bruxelles  – Si è aperta questa mattina a Bruxelles la kermesse internazionale “European Bioenergy Future 2022”, promossa e organizzata dal board europeo di aziende e associazioni del settore bioenergetico Bioenergy Europe.

I lavori si sono aperti con un serrato confronto sui temi di maggiore attualità nel settore energetico più in generale e in quello delle energie rinnovabili in particolare: dai criteri adottati dalla RED III agli impatti del piano REPowerEU passando ovviamente dalle conseguenze sull’industria energetica della guerra della Russia in Ucraina.

Vanessa Gallo, segretaria generale di Fiper, ha partecipato ai lavori ed è intervenuta nel dibattito per sottolineare “l’importanza di rivedere la definizione di biomassa primaria legnosa, per poter mettere in atto la gestione forestale sostenibile, essendo quest’ultima tra gli obiettivi del Green Deal per la sua capacità di sequestro del carbonio”.

Ha inoltre aggiunto: “Fiper è pilot partner italiano del progetto europeo Becoop, che ha lo scopo di promuovere, sostenere e diffondere le cooperative dell’energia rinnovabile in tutto il territorio europeo. Stiamo ottenendo dei risultati molto interessanti nei territori in cui abbiamo lavorato, risultati potenzialmente replicabili in altre zone montane del nostro Paese. Ma tutto ciò rischia di essere vanificato se al trilogo che avrà luogo in questi giorni proprio qui a Bruxelles non verranno modificati alcuni passaggi della RED III, che possono avere un impatto devastante per questo settore, come la definizione di biomassa primaria legnosa: è fondamentale trovare una maggiore coerenza e concertazione tra le diverse politiche europee perché se da un lato si sostengono progetti per promuovere le bioenergie e la gestione forestale sostenibile, dall’altra però si pongono tutt’ora seri ostacoli ad esse con l’introduzione della definizione di biomassa legnosa primaria”.

In risposta e in sostegno a questo intervento, Fanny-Pomme Langue, segreteria generale dell’Associazione europea proprietari delle foreste (CEPF), ha ribadito l’importanza di far fronte comune sulla comunicazione e sulla necessità di promuovere la gestione forestale sostenibile.

Anche l’europarlamentare austriaca Simone Schmiedtbauer è intervenuta per ribadire l’importanza di un fattivo sostegno europeo alle energie rinnovabili, auspicando una negoziazione tra i paesi membri all’interno del trilogo per addivenire ad una soluzione che permetta a ciascun paese di trovare la propria specifica ricetta per offrire il più utile mix energetico rinnovabile ai propri cittadini.

In conclusione, dichiara Vanessa Gallo “L’Italia ha bisogno oggi più che mai di puntare sulle rinnovabili ancor più di quanto è stato fatto in passato e Fiper continuerà a presidiare tutti i tavoli istituzionali nazionali ed europei per difendere e promuovere questo settore strategico per il futuro del nostro Paese”.

Più di 550 scienziati chiedono per il clima una gestione sostenibile dei boschi

La comunità scientifica si mobilita per sostenere la gestione sostenibile dei boschi e maggiore attenzione da parte delle istituzioni europee: 550 scienziati e ricercatori del settore ambiente-foreste-energia firmano una lettera per chiedere regole concrete e applicabili per preservare le foreste dall’incuria, mantenerle vive, sane, produttive e renderle protagoniste della transizione energetica.

Bioenergy Europe, il board europeo che raccoglie le associazioni dei vari paesi produttrici di energia da biomassa, diffonde questa lettera e auspica maggiore attenzione e sensibilità da parte delle istituzioni europee verso il settore.

Fiper si fa promotrice di questa campagna e si impegna per la diffusione della corretta informazione sulla produzione e sull’uso a cascata del legno e sulla filiera bosco-legno-energia, affinché diventi chiaro quanto importante sia questo settore per la realizzazione della transizione energetica in Italia e in Europa.

Bioenergy Europe accoglie con favore la lettera aperta mandata oggi ai presidenti europei Ursula Von der Leyen, Charles Michel e Roberta Metsola, nella quale viene indicato un ampio sostegno scientifico al settore forestale e della bioenergia.

Firmata da più di 550 scienziati, e con il supporto della comunità scientifica internazionale, la lettera chiede per il clima una gestione intelligente dei boschi. Infatti, i boschi giocano un ruolo fondamentale per il nostro ambiente, poiché immagazzinano carbonio e sono in grado di mitigare i cambiamenti climatici, aumentando al contempo la biodiversità. Tuttavia, il cambiamento delle condizioni climatiche, che mette sempre più a rischio i nostri boschi, può essere ridotto solo con una gestione sostenibile ed uso di prodotti, sottoprodotti e residui forestali, così da assicurare un’economia sostenibile e la produzione di energia rinnovabile.

La lettera sottolinea che è possibile evitare le emissioni di CO2 da combustibili fossili esclusivamente attraverso una corretta gestione dei boschi e dell’utilizzo a cascata del legname. La gestione dei boschi si concentra sul mantenimento della salute dei boschi stessi e sulla produzione del legno, ma un inevitabile sottoprodotto della raccolta, della lavorazione e della produzione, è la generazione di materiale di bassa qualità che ha un uso limitato o nullo oltre a quello energetico.

I vantaggi climatici dei prodotti in legno sono numerosi, in quanto possono essere utilizzati per creare oggetti di lunga durata, sostituendo materiali a più alta intensità energetica. Inoltre, possono costituire una fonte di energia rinnovabile, creando sinergie con altre industrie forestali e contribuendo in modo significativo alla politica climatica dei Paesi dell’UE. La transizione energetica è una componente integrale di un bosco ben gestito e dei relativi prodotti in legno, si legge nella lettera.

I negoziati in corso a livello europeo sulla direttiva sulle energie rinnovabili rappresentano una grande opportunità per aumentare le ambizioni ambientali. Tuttavia, un divieto dell’uso del legname proveniente da boschi gestiti in modo sostenibile, per la produzione di energia, non porterebbe ad alcun vantaggio per la biodiversità e ostacolerebbe una bioeconomia circolare.

La lettera conclude che una gestione forestale sostenibile, che mantenga costanti i volumi di boschi e ne utilizzi solo l’accrescimento per uso a fini produttivi ed energetici, è “intelligente dal punto di vista climatico”.

Secondo l’autore principale, il Prof. Roland Irslinger, il termine Climate Smart Forestry (CSF) integra gli obiettivi climatici con la gestione forestale. La CSF non significa soltanto immagazzinare carbonio negli ecosistemi forestali/boschivi, ma include la riduzione delle emissioni di gas serra, l’aumento della resilienza dell’ecosistema forestale, i criteri per la biodiversità e l’aumento sostenibile della produttività e del reddito dei proprietari forestali nella strategia di gestione forestale. Il QSC tiene conto delle peculiarità regionali, dei fattori naturali e delle circostanze socioeconomiche degli Stati membri dell’UE. Cerca sinergie con altre politiche che possono avere un impatto sul settore forestale, come le politiche rurali, industriali, energetiche e della biodiversità. 

Irene di Padova, direttore delle politiche di Bioenergy Europe, sottolinea: L’attuale discussione sulla gestione sostenibile dei boschi e sulla bioenergia è spesso guidata da pregiudizi e non riflette la realtà secondo la letteratura scientifica e forestale. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE, dobbiamo trovare regolamenti e linee guida praticabili e applicabili che tengano conto della multifunzionalità dei boschi.

Leggi la lettera degli scienziati

ETD Revision

In view of the meeting of the WP on Tax Questions on 10 November, the Czech Presidency published a compromise text covering the Energy Taxation Directive. The document specifies that Member States will be able to grant tax exemptions or reductions to nuclear electricity (in addition to wind, solar, etc.). It shows that there are still questions about how to tax hydrogen used in fuel cells – several options are being considered. The levels of taxation are left in square brackets at this stage, since the Presidency believes that they should be decided at the ministerial level. For more information, please contact Ennio Prizzi.

European Bioenergy Day

On 8 November, we celebrated the European Bioenergy Day, as part of the campaign. Besides providing information about bioenergy, the campaign highlights success stories of the Member States and celebrates national bioenergy days, which indicate the day on which the country could rely on bioenergy only for the rest of 2022, if bioenergy were used continuously. If you want to know more about the campaign and/or are interested in contributing to the national success stories, please contact Maija Lepistö.