Disponibili i materiali del convegno FIPER “Le nuove frontiere delle bioenergie” del 21 aprile

FIPER a Bolzano: l’economia del legno ritorni al centro dell’agenda politica italiana

Bolzano – Si è appena concluso il convegno di FIPER “Le nuove frontiere delle bioenergie: Politiche e buone pratiche verso l’autonomia energetica”, tenutosi al NOI Tech Park di Bolzano.

La conferenza, interamente dedicata alle prospettive future nel settore delle biomasse, ha visto la partecipazione di relatori rappresentanti le istituzioni provinciali, nazionali ed europee nonché i principali stakeholder di settore. Il Ministro Pichetto Fratin, ha sottolineato nel suo intervento l’importanza di investire sulle fonti rinnovabili per superare la crisi Russa e in particolare ha evidenziato il fondamentale ruolo delle biomasse nella decarbonizzazione e nella promozione dell’economia circolare delle aree interne, come già previsto all’interno della Strategia Forestale Nazionale.

Dopo i saluti di benvenuto di Hanspeter Fuchs, Presidente di SEV, nonché Presidente della cooperativa di teleriscaldamento di Dobbiaco-San Candido, Hanspeter Fuchs e di quelli del Presidente di FIPER Walter Righini, il convegno è entrato nel vivo dei temi in programma.

La prima sessione dei lavori, coordinata dal giornalista di Radio 24 – Il Sole 24 ore, Maurizio Melis – conduttore della trasmissione “Smart City” – si è aperta con il contributo del parlamentare europeo Herbert Dorfmann, il quale ha illustrato il complicato dibattito svoltosi al Parlamento europeo a Strasburgo sulla revisione della direttiva RED III e il complicato lavoro svolto per conciliare le diverse posizioni sulle biomasse.

Giuliano Vettorato, assessore ad Energia e Ambiente della Provincia Autonoma di Bolzano ha sottolineato l’importanza di condividere e di valorizzare le esperienze virtuose realizzate in provincia negli ultimi 20 anni; prima fra tutte il primato di maggior diffusione di impianti di teleriscaldamento a biomassa legnosa presenti a livello europeo. Ha ribadito l’urgenza di far evolvere le aree dell’arco alpino in zone  fossil free e di sostenere l’evoluzione delle cooperative elettriche storiche in reali comunità dell’energia.

Alessandro Urzì, In rappresentanza del Ministro Lollobrigida ha rimarcato l’interesse del governo nell’investire nella filiera del legno italiano e l’importanza di continuare il confronto a livello europeo per promuovere fattivamente la gestione forestale sostenibile, salvaguardando le specificità delle foreste italiane, la sovranità alimentare e la lotta allo spopolamento delle aree alpine.

Il Prof. Franco Cotana del Centro Nazionale di ricerca sulle biomasse dell’Università di Perugia, ha illustrato l’opportunità di impiegare le biomasse legnose per la produzione di idrogeno verde attraverso il processo della steam gasification. Diversificazione dell’impiego delle biomasse, per produzione di energia termica, elettrica, frigorifera ed idrogeno verde per favorire fattivamente la transizione ecologica.

L’intervento del Presidente di Assobenefit, Mauro Del Barba, ha permesso ai presenti di comprendere meglio le possibilità del settore foresta-legno-energia di coniugare un approccio imprenditoriale con una sensibilità e attenzione al territorio, attraverso la creazione di società benefit anche nel settore delle bioenergie, oggi ancora poco coinvolte da questa forma speciale di forma giuridica societaria.

La conferenza ha allargato lo scenario verso l’ Europa con l’intervento di Irene Di Padua, responsabile Policy di Bioenergy Europe, la quale ha illustrato l’impatto della recente approvazione della Direttiva sulle Fonti Rinnovabili- RED 3, lo stato di avanzamento dei lavori a livello politico e il punto di vista dell’industria, esplorando al contempo le modalità di attuazione della legislazione e i possibili impatti futuri.

La seconda sessione dei lavori si è aperta con il contributo della Dott.ssa Alessandra Stefani, Direttrice della DG Foreste del Ministero dell’Agricoltura, sicurezza alimentare e forestale, la quale ha posto il focus sull’importanza di rimettere al centro dell’agenda politica la montagna e i suoi boschi con una filiera integrata, la quale è da sostenere non solo come risorsa energetica, ma anche come vettore di sviluppo locale e presidio del territorio.

Il Presidente di UNCEM Marco Bussone ha sottolineato il fatto che “le rinnovabili non possono prescindere dalle biomasse. Per uso termico e anche per produrre, con piccoli impianti, energia elettrica. E le biomasse vogliono dire boschi, gestione e pianificazione forestale, accorgersi che siamo un Paese forestale che dispone di una risorsa importante su cui dunque investire. Codice Forestale nazionale e Strategia forestale sono un buon viatico, così come gli Accordi di foresta. Passi importanti ai quali ne devono seguire altri, ad esempio incentivando con finanziamenti e meno carico burocratico i Comuni che vogliono dotarsi di impianti termici o cogenerativi, anche nel quadro di Comunità energetiche e di reti di teleriscaldamento”. 

Claudio Battiston, in rappresentanza dell’Ufficio Risparmio energetico della Provincia Autonoma di Bolzano, ha ricordato che nel 2023 ricorrono i 30 dei primi incentivi provinciali per il teleriscaldamento: ai primi 2 impianti avviati nel 1994 ne sono seguiti molti altri, diffusi in tutta la Provincia e questa crescita è stata accompagnata dai contributi provinciali, ancor oggi attivi. Una strategia che negli anni futuri potrà solo essere potenziata. Teleriscaldamento a biomassa inteso quale misura di efficienza energetica per ridurre in consumi e rendere i Comuni autonomi dalle fonti fossili.

Ha chiuso i lavori la Segretaria Generale di FIPER Vanessa Gallo, la quale descritto il framework normativo nazionale e le relative barriere in in riferimento alle comunità dell’energia rinnovabile, a partire dall’esperienza ormai centenaria delle cooperative elettriche delle Alpi italiane. Attraverso il progetto europeo BeCOOP di cui FIPER è partner per l’Italia, FIPER ha avuto modo di approfondire il tema e lavorare su una proposta di policy roadmap esposta nel corso del convegno per la creazione e la promozione delle comunità dell’energia elettrica e termica su tutto il territorio italiano, che si inserisca nel quadro normativo europeo e metta in relazione produttori e consumatori nella nuova figura dei “prosumer”.

SEV rappresenta una parte importante di FIPER per numero di impianti e siamo felici che anche quest’anno il convegno annuale FIPER si sia tenuto proprio a Bolzano”. Dichiara il Vicepresidente di FIPER Hanspeter Fuchs. “Da molti anni ormai infatti abbiamo stretto con FIPER una collaborazione ottima e insieme abbiamo raggiunto tanti importanti traguardi. Siamo certi che ancora e sempre, per il futuro continueremo a lavorare fianco a fianco sia per l’Alto Adige sia FIPER”.

“Oggi abbiamo ascoltato le voci di tanti protagonisti del settore foresta-legno-energia: politici e decision makers, funzionari pubblici, giornalisti, operatori, lobbisti, professori universitari e ricercatori. Tutti hanno messo l’accento sull’importanza di sostenere il settore delle biomasse, ad ogni livello”.  Dichiara il Presidente di FIPER Walter Righini “A partire dalle indicazioni della RED 3, risulta prioritario investire nella filiera biomassa-energia per far fronte alla situazione di emergenza che sta vivendo il patrimonio forestale italiano a causa delle varie calamità, come bostrico e siccità. Solo attraverso un’azione concertata e coordinata all’interno del quadro della Strategia Nazionale Forestale potremo agire in modo efficace e prevenire ulteriori rischi ambientali. FIPER, come sempre, faciliterà lo scambio e il dialogo tra tutti gli attori coinvolta per raggiungere un importante obiettivo comune”.

FIPER, appello alla Camera per lasciare al libero mercato la definizione dei prezzi del teleriscaldamento a biomassa

Milano – L’articolo 47-bis approvato dalla V Commissione Permanente del Senato durante l’iter di conversione del DL 13/2013, modifica drasticamente quanto previsto dall’articolo 10 comma 17 del D.Lgs. 102/2014 affidando all’Arera il compito di definire le tariffe del servizio di teleriscaldamento.  

Il D.lgs. 102/2014 di recepimento della Direttiva sulla promozione dell’efficienza energetica, invece delegava ARERA alla definizione delle tariffe solo ed esclusivamente nei Comuni in cui vigeva l’obbligo di allaccio al servizio.

La posizione di FIPER in linea con la stragrande maggioranza dei Paesi europei riconosce il servizio di teleriscaldamento quale servizio che opera sul libero mercato e quindi in concorrenza con gli altri vettori energetici presenti sui territori montani e le aree interne (gasolio, pellet, legna, gpl). Un cliente allacciato ad una rete di teleriscaldamento a biomassa ha sempre la possibilità di optare per altra tipologia di riscaldamento qualora la ritenga più efficiente ed economica.

Conclude Righini:” pertanto, la definizione della tariffa da parte di ARERA si rivela nella quotidianità del gestore un ulteriore aggravio amministrativo da adempiere.

Rivolgiamo quindi un ultimo appello affinché in fase di passaggio alla Camera del DDL in oggetto la modifica introdotta al Senato con l’articolo 47-bis venga abrogata”.

Approvato emendamento sui crediti di carbonio volontari. Fiper: un altro importante passo avanti per una gestione forestale sostenibile e integrata

Milano – “Al risultato importante emerso dai negoziati sulla revisione della RED III, oggi si aggiunge un altro piccolo, significativo passo nell’attuazione della strategia forestale nazionale: con l’approvazione in Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento al decreto PNRR, relativo ai crediti di carbonio, viene istituito infatti il Registro pubblico dei crediti di carbonio volontari del settore agroforestale.

Un aspetto positivo è che il Registro sarà gestito da CREA, quindi in capo al Ministero dell’Agricoltura. Altrettanto significativo è che si faccia esplicito riferimento all’importanza di valorizzare le pratiche di gestione agricole e forestali sostenibili in grado di migliorare le capacità di assorbimento del carbonio atmosferico;  in questo modo viene chiaramente riconosciuto l’importante contributo ambientale della filiera bosco-legno-energia oltre che la fondamentale importanza per il nostro paese della tutela, prevenzione e manutenzione delle nostre foreste”.

Così commenta il presidente di FIPER Walter Righini la notizia dell’approvazione dell’emendamento. “Esprimiamo apprezzamento e soddisfazione per questo primo risultato e restiamo in attesa, pertanto, dell’uscita nei prossimi centottanta giorni dei decreti attuativi per comprendere nel concreto come dovranno muoversi gli operatori del settore”.

Accordo RED 3: bioenergie promosse grazie all’intervento del Consiglio europeo

Il trilogo tra Commissione, Parlamento e Consiglio si è chiuso con l’accordo finale sulla Direttiva RED 3 che va oltre le numerose proposte molto negative e preoccupanti che erano state presentate dalla Commissione e Parlamento negli ultimi mesi sulla filiera biomassa-energia.

Commenta Walter Righini, presidente FIPER: “Fondamentale nella negoziazione la presa di posizione degli Stati Membri attraverso il Consiglio europeo; tra questi, un plauso al Governo italiano che ha espresso la propria contrarietà alla definizione di biomassa legnosa primaria proposta dalla Commissione e alle seguenti proposte emendative”.

Il lavoro di squadra tra le associazioni rappresentanti le biomasse in Italia unite ha illustrato al Ministro Picchetto, al Ministro Lollobrigida, al Commissario Gentiloni l’importanza di intervenire per garantire e promuovere fattivamente l’economia del legno nelle aree montane e interne del nostro Paese nel rispetto della Strategia Forestale nazionale.

Infatti, uno dei punti salienti dell’accordo prevede il rinvio di responsabilità in materia forestale agli Stati Membri; di fatto Bruxelles riconosce i principi cardine legati alle pratiche sostenibili di gestione forestale, all’uso a cascata, al rispetto dei requisiti sulla biodiversità e sulle aree protette, delegando ogni singolo Stato Membro di attuarle in funzione della specificità territoriale.

L’Italia sta mettendo in atto la Strategia Forestale Nazionale, legge quadro in cui la filiera energetica rientra a pieno titolo negli assi di intervento previsti per favorire la gestione forestale sostenibile, prevenire i rischi idrogeologici e ridurre il rischio incendi e epidemie (vedasi bostrico).

Le principali novità introdotte dalla RED 3:

  • Uso a cascata della biomassa: verrà garantito a livello nazionale secondo cui  la biomassa legnosa deve essere “utilizzata in base al suo più alto valore aggiunto economico e ambientale nel seguente ordine di priorità: 1) prodotti a base di legno, 2) prolungamento della vita utile, 3) riutilizzo, 4) riciclaggio, 5) bioenergia e 6) smaltimento”; deroga per la gestione delle foreste/prevenzione degli incendi boschivi, o se è in risposta a un disturbo naturale (tempesta di vento, epidemia di malattie, incendi boschivi, ecc.).
  • Nessun nuovo sostegno alla produzione di sola energia elettrica: eccezione per il parco impianto esistenti, a cui verrà garantita la continuità.
  • Soglie di esenzione: gli impianti al di sotto della soglia di 7,5 MW termici non devono dimostrare la conformità ai requisiti previsti dalla RED 3.
  • Pratiche di gestione forestale sostenibile: La qualità del suolo e la biodiversità devono essere “considerate” con l’obiettivo di “prevenire” gli impatti negativi. Inoltre, qualsiasi prelievo deve essere al di sotto del livello massimo previsto dalla legge nazionale.
  • Piani nazionali per la bioenergia: Gli Stati membri devono includere nuovi “piani bioenergetici” come parte dei loro piani nazionali per l’energia e il clima (NECP).
  • Risparmio di gas serra: Tutti gli impianti con potenza superiore ai 7,5 MWt dovranno rispettare un risparmio di gas serra dell’80% rispetto a un’alternativa fossile. Ciò significa che la biomassa può avere solo una piccola parte delle emissioni del ciclo di vita a partire dall’approvvigionamento e dalla lavorazione.

Conclude Righini: ”A partire dalle indicazioni della RED 3, risulta prioritario investire nella filiera biomassa-energia per far fronte alla situazione di emergenza che sta vivendo il patrimonio forestale italiano a causa della varie calamità, del bostrico, della siccità. Solo attraverso un’azione concertata e coordinata all’interno del quadro della Strategia Nazionale Forestale potremo agire in modo efficace e prevenire ulteriori rischi ambientali”.