Bioenergia in EU: quale impatto socioeconomico e prospettive di sviluppo?

In questi giorni è stato pubblicato il report di Deloitte: “Towards an Integrated Energy System: Assessing Bioenergy’s Socio-Economic and Environmental Impact” promosso da Bioenergy Europe.

Scopriamo i risultati del rapporto con la dott.ssa Irene di Padua, Policy Advisor di Bioenergy EU. 

L’analisi stima l’impatto della bioenergia sull’economia in termini di PIL e creazione di posti di lavoro, prestando particolare attenzione all’ambiente, le emissioni di carbonio, il contributo alla salvaguardia delle foreste, la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e lo sviluppo di un’economia circolare.

1. Il rapporto Deloitte fornisce uno scenario estremamente interessante dell’impatto generale dal settore “bioenergie” in termini di PIL europeo. Può illustrarci brevemente i principali indicatori rappresentati?

L’impatto economico del settore delle bioenergie in termini di PIL nel 2019 è stato di 34.116 milioni di euro, pari allo 0,25% del PIL dell’UE27: l’impatto diretto ha raggiunto 24.406 milioni di euro, mentre l’impatto indiretto ha rappresentato 9.710 milioni di euro.

Ogni milione di tonnellate equivalente (MTEP) in più di biomassa impiegata per la produzione di energia, genererebbe un impatto di 261 milioni di euro in termini di PIL e una creazione di 5.181 posti di lavoro (Full-Time), producendo un risparmio di 2,4 MtCO2eq di emissioni date dalla sostituzione dei combustibili fossili.

Attualmente milioni di cittadini europei utilizzano la bioenergia come fonte di riscaldamento tramite, per esempio, sistemi di teleriscaldamento. Inoltre, diversi complessi industriali, già si avvalgono di energia proveniente dai residui di lavorazione e gestione delle biomasse legnose per produrre calore rinnovabile utilizzabile dallo stabilimento e dagli edifici circostanti.  In futuro, il numero di cittadini e industrie che impiegano le bioenergie è destinato ad aumentare e questo sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni per il 2030 e il 2050.

2. Oltre agli indicatori citati, quali sono le specificità delle bioenergie in termini microeconomici?

La bioenergia è una soluzione molto versatile e flessibile; sostiene le economie locali generando nuovi posti di lavoro e nuovi mercati legati alla filiera di approvvigionamento agricola e forestale.

Puntare sul comparto “bioenergia” rafforza le aree rurali, genera reddito e previene l’esodo della popolazione soprattutto giovanile verso i centri urbani. Avere una catena del valore lunga e differenziata sul territorio, come quella delle bioenergie, crea ulteriori possibilità di fornire posti di lavoro. Inoltre, il settore rappresenta un’importante “voce” nelle entrate di bilancio per i comuni. In Europa, il 40% della superficie forestale è di proprietà di comuni, governi regionali o nazionali, questo significa che la vendita dei residui e delle risorse della gestione forestale favorisce direttamente i bilanci statali oltre ad avere un concreto valore aggiunto per i cittadini.

3. In termini di sicurezza dell’approvvigionamento per il mercato europeo dell’energia, investire sulle bioenergie, potrebbe rappresentare una leva per diversificare il rischio della dipendenza estera dal gas, prevenendo la crisi che stiamo attualmente vivendo del “caro energia?”

La sostituzione dei combustibili fossili importati con energie rinnovabili nazionali migliora la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e riduce il rischio di problemi di rifornimento derivanti dal contesto sociopolitico all’estero. Al momento, l’Europa importa solo il 3,4% della biomassa usata per produrre energia, mentre la dipendenza dal gas supera l’80%. A fronte della crisi energetica attuale, l’indice di vulnerabilità di paesi come l’Italia è particolarmente preoccupante.

Inoltre, l’uso della bioenergia porta benefici alla stabilità dei prezzi, fondamentali per la sicurezza energetica.

Il costo della biomassa per l’energia risulta essere sia più stabile nel tempo se paragonato a quello dei combustibili fossili.

Inoltre, un aumento dei prezzi del gas naturale si traduce in un aumento dei prezzi dell’elettricità che, insieme alla difficoltà di prevedere i prezzi, mette i cittadini e l’industria a rischio di far fronte a costi energetici fluttuanti che possono aumentare la povertà energetica e diminuire la competitività dell’industria europea. Ad esempio, confrontando il prezzo domestico della biomassa con altri beni energetici, si osserva che il prezzo del pellet (il tipo di biomassa più costoso), rimane abbastanza stabile ed è fino a quattro volte più economico del gas naturale e del riscaldamento elettrico in tutti i paesi.

4. Quali sono le prospettive di sviluppo per il settore anche alla luce della messa in atto del pacchetto FIT for 55%?

Il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030 e il 2050 richiede un ulteriore sviluppo del comparto “bioenergia”, considerando gli scenari riportati dalla Valutazione d’Impatto della Commissione Europea. Il consumo interno lordo medio di biomassa a livello europeo dovrebbe attestarsi intorno ai 220 Mtep nel 2050, mostrando un aumento annuo di circa il 2% tra il 2019 e il 2050. Questo aumento è in realtà inferiore a quello mostrato dalla bioenergia negli ultimi 10 anni, visto che il trend si è attestato intorno a una crescita annua del 2,6%, dimostrando così che l’incremento futuro potrebbe corrispondere ad uno scenario costante nel tempo.

Al momento, l’import di combustibili fossili in EU è superiore a 236 milioni di euro per Mtep.

In questo contesto, l’utilizzo di una risorsa rinnovabile disponibile sul territorio, come la biomassa, consentirebbe la creazione di occupazione e crescita economica oltre che la riduzione della bolletta energetica con i paesi terzi. L’aumento dell’occupazione e del PIL rispetto al 2019 raggiungerebbe rispettivamente il 54% e il 64%. Questa crescita sarà guidata non solo dall’uso della bioenergia per la produzione di elettricità, ma anche dalla produzione di biocarburanti per i trasporti e dall’aumento delle biomasse utilizzate per il calore nel settore industriale.

Inoltre, poiché lo sviluppo della tecnologia della biomassa si evolverà attraverso l’uso di apparecchiature moderne che utilizzano meno combustibile per la stessa produzione di calore, essendo così più efficienti, ci sarà un mercato legato alla sostituzione delle vecchie installazioni esistenti con dispositivi moderni a emissioni quasi zero.

Concludendo quindi, possiamo affermare che la bioenergia rappresenta un’importante fonte di energia alternativa all’impiego dei combustibili fossili e una sicurezza per il sistema energetico, vista la sua capacità di bilanciare l’intermittenza di altre fonti rinnovabili come l’eolico e il solare. Sarà una risorsa cruciale nella transizione energetica per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, riducendo al contempo le emissioni di gas serra, in particolare nei settori in cui l’elettrificazione è difficile e costosa (navigazione, aviazione, processi a media e alta temperatura e altre applicazioni industriali).

Scarica il report Deloitte

Presentation of Sustainable Carbon Cycles to AGRI

On 2 February, Christan Holzleitner, the Head of Unit for Land Use and Finance for Innovation at DG CLIMA presented on the Commission’s proposal on the Communication on the Sustainable Carbon Cycles to the AGRI Committee at the European Parliament. Holzleitner’s presentation focused on how carbon farming could be promoted and how land managers could benefit from clear guidelines which would support and strengthen carbon markets. He said that the right certification system would be important for the system to work and that a public consultation would be opened for this. For more information, please contact Daniel Reinemann.    

AGRI amendments on REDIII Draft Opinion

The AGRI committee published the first part of amendments tabled on the revision of the REDIII. Several MEPs advocated for a fairer framework to ensure bioenergy operators are aligned with the transition. Once the full list of amendments will be available the Secretariat will share a more detailed analysis and planned next steps. For more information, please contact Irene di Padua.

Call for Evidence for Certification of Carbon Removals

The European Commission launched a call for evidence on the certification of carbon removals. Feedback can be submitted until 2 May 2022. The exercise will help assess the main objectives of the certification system framework, of which a proposal is expected by the Commission in Q4 2022. Additionally, the recordings and presentations from last week’s conference on Sustainable Carbon Cycles are available. For more information, please contact Michal Dlugosz.

Carbon Removal Task Force Meeting

On Tuesday, the first meeting of the newly established Task Force Carbon Dioxide Removal was held. Main points of discussion included a presentation of the task force, relevant legislative files and an exchange between participants on which legislative tool would serve best to support the deployment of BECCS and biochar. Slides can be found here. For more information, please contact Michal Dlugosz.

La tutela dell’ambiente e della biodiversità è stata introdotta in Costituzione

Da oggi la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entrano tra i valori fondanti nella Costituzione della Repubblica Italiana.

La Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica due articoli della Carta, il 9 e il 41.

Articolo 9: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITÀ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI. LA LEGGE DELLO STATO DISCIPLINA I MODI E LE FORME DI TUTELA DEGLI ANIMALI»

Articolo 41: « L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, ALLA SALUTE, ALL’AMBIENTE. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali E AMBIENTALI».

Siamo sulla strada giusta! Un grande passo in avanti per il Paese “Giardino D’Europa”.

L’approfondimento nel dossier del Servizio Studi: https://temi.camera.it/leg18/dossier/OCD18-15474/modifiche-agli-articoli-9-e-41-della-costituzione-materia-tutela-ambiente.html

Incentivi dal PNRR per la riqualificazione energetica delle strutture ricettive, inclusi impianti a biomassa

Credito d’imposta ed incentivi a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili per hotel, agriturismi, strutture ricettive all’aperto, fiere, ed altre strutture ricettive.

Il Ministero del Turismo ha pubblicato l’Avviso recante le modalità applicative per l’erogazione dei contributi e crediti di imposta (Art. 1, D.Lgs. n. 152/2021). L’incentivo è rivolto alle imprese operanti nel settore turistico (Hotel, Agriturismi, strutture ricettive all’aperto, fiere, stabilimenti balneari, complessi termali, etc.).

Gli incentivi, cumulabili e riconosciuti fino ad un massimo del 100% della spesa complessiva ammissibile per gli interventi sono costituiti da:

  1. Credito d’imposta (cedibile in tutto o in parte) fino all’80% delle spese ammissibili sostenute per gli interventi;
  2. Contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute, erogato in un’unica soluzione dopo la fine dei lavori (possibilità di anticipazione non superiore al 30% del contributo).

Sono ammissibili gli interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture, indicati dall’articolo 2 del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 Agosto 2020, ossia sono incentivabili interventi per l’installazione di generatori a biomasse con gli stessi requisiti dell’Ecobonus. L’incentivo sarà a sportello per gli anni 2022 (100 milioni) 2023 (180 milioni), 2024 (180 milioni) 2025 (40 milioni).

Le modalità di presentazione delle domande on-line su apposita piattaforma saranno pubblicate dal Ministero del Turismo entro il 23/02/2022. Una volta aperta la piattaforma on-line le imprese avranno 30 giorni per presentare l’istanza compilando tutti i campi del portale ed allegando tutta la documentazione amministrativa e tecnica indicata nell’elenco di cui alle sezioni dell’Allegato I dell’Avviso del Ministero del Turismo.

Annual Report Bioenergy Europe

Bioenergy Europe is pleased to announce the release of its Annual Report. This yearly collection of infographics showcases the work of all departments in key figures, from membership, advocacy, market intelligence to the development of our certification schemes.
Download the full report

WG Agro-biomass Meeting

During the last meeting of the WG Agro-biomass on 1 February, a policy update and new funding opportunities for agro-biomass were presented, together with an overview of the Polish agro-biomass market. The business case of EPBiH power utility and innovative models to predict ash-related issues in biomass and waste combustion were also presented. The slides can be found here. For more information, please contact Gilles Gauthier

Sustainable Carbon Cycles Conference

The Commission organised a one-day event to look at carbon cycles and consider how to promote carbon removals. Sessions focused on nature-based solutions, industrial solutions, carbon farming, and carbon credits. Video recordings of the sessions will be available in the next few days. The Commission is preparing legislation that would create a legal framework for carbon removals with a public consultation to be opened this quarter. For more information, please contact Daniel Reinemann.